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Posts tagged as “russia”

KIRGHIZISTAN, L’AMICO DELLA RUSSIA IN ASIA CENTRALE

di Giuseppe Gagliano – Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha accolto il suo omologo kirghiso Jeenbek Kulubayev a Mosca per discutere l’agenda della presidenza del Kirghizistan dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO). Questo incontro non è soltanto un’occasione formale, ma rappresenta un momento cruciale per rafforzare la cooperazione bilaterale e definire il ruolo geopolitico dell’organizzazione in un contesto regionale e internazionale sempre più complesso.

DNIPRO, ANCHE LA MALAVITA COMBATTE I RUSSI

di Giuseppe Gagliano – Nelle vie di Dnipro, città industriale dell’Ucraina meridionale, un annuncio insolito è comparso sui muri: si cercano candidati di lingua russa per lavorare in un call center. Nulla di strano, si potrebbe pensare, in un Paese che ha fatto della resilienza il suo mantra. Ma dietro a quelle poche righe si cela una realtà inquietante, una nuova frontiera del crimine organizzato ucraino: i call center della truffa informatica.

TOKAYEV, L’UOMO CHE SA DIRE NO A PUTIN

di Giuseppe Gagliano – Durante l’ultima riunione dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), Vladimir Putin ha usato toni minacciosi e ostentato forza. Il presidente russo ha annunciato l’avvio della produzione di massa del missile balistico intercontinentale Oreshnik, un’arma che ha già seminato preoccupazione in Europa. Ma mentre il Cremlino continua a stringere i pugni, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev si distingue come una voce discordante all’interno dell’alleanza post-sovietica.

CAPIRE PUTIN, IL SOLITO PROBLEMA DELL’OCCIDENTE

di Giuseppe Gagliano – Nel 2022, molti analisti occidentali hanno sottovalutato gli avvertimenti di Vladimir Putin, non ritenendo plausibile un’invasione dell’Ucraina. Tale valutazione si basava su un ragionamento “occidentale”, dove la politica, l’economia e la logica militare avrebbero suggerito che una simile azione fosse controproducente. Tuttavia, l’errore di prospettiva è stato evidente: per Putin, l’economia e il consenso elettorale non erano prioritari rispetto agli obiettivi geopolitici. Ignorando i costi economici previsti, il presidente russo ha deciso di lanciare quella che ha definito un’”operazione speciale”.

ORESHNIK E I SUOI FRATELLI, STRATEGIA DEL SUPERMISSILE

di Giuseppe Gagliano – L’uso dichiarato da parte della Russia di un nuovo tipo di missile balistico, l’Oreshnik, associato a caratteristiche nucleari o capacità avanzate come testate multiple MIRVed, rappresenta una svolta significativa nel conflitto ucraino e nelle dinamiche di sicurezza internazionale. Se confermato, l’impiego di un missile balistico intercontinentale (ICBM) sarebbe una mossa altamente provocatoria, poiché gli ICBM sono progettati principalmente per la deterrenza nucleare strategica. Tuttavia, anche l’uso di un missile balistico a raggio intermedio con capacità MIRVed invierebbe un messaggio chiaro e incisivo alla NATO e agli Stati Uniti. Questa azione sottolinea la volontà di Mosca di ricorrere a ogni mezzo necessario per proteggere i propri interessi, soprattutto in risposta agli attacchi ucraini effettuati con armamenti occidentali, e segnala una ridefinizione delle soglie di escalation. Putin sembra abbassare il livello di tolleranza per l’impiego di armi strategiche come risposta ad azioni convenzionali contro il territorio russo.

PETROLIO E GAS, LA NUOVA STRATEGIA DELLA RUSSIA

Mosca (AsiaNews) – di Vladimir Rozanskij – Si è tenuta a Mosca una conferenza dell’associazione del Consiglio dei produttori di energia, alla presenza del ministro russo dell’Energia Sergej Tsivilev, che ha sottolineato la particolare importanza del periodo attuale per lo sviluppo dell’intero Paese. A suo parere “le sfide che stanno attualmente davanti a noi non soltanto presentano diversi rischi, ma ci aprono anche molte nuove prospettive”. Il complesso energetico dei carburanti è decisivo per la crescita a lungo termine dell’intera economia russa, non soltanto come elemento primario del bilancio, ma come “direttiva cruciale dello sviluppo dei settori misti dell’industria”, ha affermato il ministro, riferendosi al gas e al petrolio.

SHELL E LA CAUSA DA UN MILIARDO CON IL CREMLINO

L’ufficio del Procuratore generale russo ha recentemente avviato una causa contro otto unità della multinazionale energetica Shell, cercando di riscuotere più di un miliardo di euro di danni. Questa azione legale rappresenta uno dei più significativi scontri tra la Russia e una grande azienda energetica occidentale, ed è diretta conseguenza delle tensioni geopolitiche e delle sanzioni economiche imposte in seguito al conflitto tra Mosca e Kiev.

TACI, IL CITTADINO TI ASCOLTA!

Serenamente ignorata dalla “stampa di qualità”, arriva dagli Usa la notizia che 62 membri democratici della Camera dei rappresentanti insieme con 207 repubblicani hanno votato un emendamento (che dovrà poi passare all’esame del Senato) alla legge sui finanziamenti per il Dipartimento di Stato che vieta allo stesso Dipartimento di fare qualunque riferimento alle statistiche sui morti di Gaza trasmesse dal ministero della Sanità del governo della Striscia. Il voto è avvenuto sulla base di una mozione bipartisan presentata da due democratici e due repubblicani. E se le posizioni repubblican-trumpiane sulla guerra in Medio Oriente sono ben note, quelle dei democratici si muovono sulla solita ambiguità: infatti la direzione del partito non ha dato alcuna indicazione di voto, lasciando ai deputati la libera scelta. Taci, il cittadino potrebbero sentirti!

RUSSIA STRATEGICA PER KIM E LA COREA DEL NORD

di Giuseppe Gagliano – Alla vigilia del vertice tra Vladimir Putin e Kim Jong-un a Pyongyang, l’analisi delle motivazioni strategiche che guidano l’avvicinamento tra Russia e Corea del Nord assume una rilevanza cruciale per comprendere le dinamiche geopolitiche emergenti. La cooperazione militare tra i due Paesi è senza dubbio significativa, ma l’interesse di Pyongyang sembra andare oltre la semplice acquisizione di tecnologia militare avanzata in cambio delle proprie armi. La Corea del Nord potrebbe infatti perseguire obiettivi strategici a lungo termine che includono la creazione di un sistema economico alternativo, indipendente dall’influenza occidentale e centrato sulla partnership con Mosca.