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LAVROV E WANG YI, UNA SFIDA COMUNE ALL’OCCIDENTE

La visita ufficiale in Cina del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, segna un momento cruciale nelle relazioni sino-russe e sottolinea la loro crescente cooperazione in un contesto di tensioni geopolitiche. Atterrato a Pechino per una due giorni di incontri, Lavrov arriva con l’intento, come sottolineato dall’agenzia TASS, di discutere con il suo omologo cinese Wang Yi tematiche chiave come la situazione in Ucraina, la cooperazione bilaterale e la dinamica regionale dell’Asia-Pacifico.


Questo viaggio è il seguito del loro ultimo incontro, a Pechino nell’ottobre 2023, durante il terzo Forum Belt and Road per la cooperazione internazionale. Le relazioni tra Russia e Cina hanno guadagnato una nuova dimensione in seguito alle sanzioni occidentali imposte alla Russia, che hanno spinto Mosca verso una partnership commerciale sempre più stretta con Pechino. La Cina, dichiarando di agire come una “forza di pace” nonostante l’approfondimento dei legami con la Russia post-invasione dell’Ucraina, sembra sottolineare un posizionamento strategico in opposizione all’ingerenza occidentale, in particolare statunitense, negli affari interni. Questa narrativa è stata rinforzata da dichiarazioni congiunte sulla necessità di opporsi alle forze esterne e sull’importanza di un commercio bilaterale che ha raggiunto cifre record nel 2023.

Il ministro cinese degli Esteri Wang Yi ha espresso un’ottimistica visione delle relazioni sino-russe, descrivendole come il “miglior momento della storia” e promuovendo un dialogo per la pace in Ucraina, sottolineando il ruolo dell’inviato di pace cinese nella regione. Con il commercio bilaterale che ha superato i 240 miliardi di dollari, entrambe le nazioni vedono nella loro alleanza una “scelta strategica” vitale per contrapporsi agli equilibri di potere tradizionali e alle tensioni globali, cercando di evitare il ritorno a una dinamica da Guerra Fredda.

La visita programmata di Putin in Cina a maggio per colloqui con Xi Jinping, nel contesto del primo viaggio all’estero del suo nuovo mandato, pone le basi per ulteriori discussioni strategiche e potenzialmente per l’annuncio di nuovi accordi bilaterali o iniziative congiunte. Questi sviluppi riflettono un cambiamento nell’ordine mondiale, con Russia e Cina che cercano di consolidare la loro posizione su una scena internazionale sempre più frammentata e polarizzata.

Dal punto di vista geopolitico, l’intensificarsi della collaborazione tra Cina e Russia, di cui questo viaggio di Lavrov è un segnale, rappresenta una sfida significativa per il sistema internazionale post-Guerra Fredda, portando a potenziali reconfigurazioni degli equilibri di potere. Mentre entrambi i Paesi enfatizzano i concetti di pace e sviluppo, la loro unione strategica e la critica condivisa nei confronti dell’Occidente potrebbero accelerare la formazione di blocchi geopolitici contrapposti, con implicazioni profonde per la sicurezza internazionale, la politica globale e l’ordine economico mondiale.

di Giuseppe Gagliano

Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)

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