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POLONIA, L’OCCHIO DEI DRONI PER I CANNONI UCRAINI

di Giuseppe Gagliano – Nel contesto di un’opinione pubblica in Polonia sempre più divisa riguardo al sostegno all’Ucraina e alla crescente minaccia rappresentata dalla Russia al suo confine orientale, da inizio marzo Varsavia ha iniziato a fornire in maniera riservata droni e formazione alle unità di ricognizione dell’artiglieria ucraina. Le consegne, gestite con discrezione nell’area meridionale della Polonia, precisamente a Mielec, sono coordinate dall’unità polacca Nil, specializzata in raccolta e targeting di informazioni.

I droni FlyEye, prodotti dall’azienda polacca WB Group sotto la guida di Piotr Wojciechowski, sono i principali equipaggiamenti forniti. L’unità Nil, che ha utilizzato questi droni per due anni, ha sviluppato una notevole esperienza con il sistema, destinando l’equipaggiamento principalmente alle unità ucraine specializzate in droni da ricognizione per l’artiglieria. Questi droni sono integrati con il software Topaz, che facilita il coordinamento dei bombardamenti.

Il ministero della Difesa polacco ha selezionato il sistema FlyEye per la sua compatibilità con le unità ucraine dotate di sistemi di artiglieria avanzati, come il Caesar della francese KNDS (precedentemente Nexter) e l’Archer di BAE Systems Bofors AB. In questo periodo, Kiev sta rivisitando la propria interfaccia per l’integrazione dei dati di intelligence tattica, Kropyva, optando per droni tattici che includano sistemi di integrazione dati avanzati. Gli operatori dell’unità Nil stanno provvedendo alla formazione degli artiglieri ucraini e dei loro operatori di droni all’uso efficace dei droni FlyEye e del software Topaz. Tuttavia, la formazione presenta delle sfide, in quanto molti delle nuovi reclute ucraine, provenienti da contesti rurali e spesso più anziani, mancano delle conoscenze tecniche di base necessarie per apprendere rapidamente l’utilizzo del sistema.

Le forze speciali polacche sono implicate attivamente in Ucraina sin dall’inizio del conflitto, sia sul campo sia nell’addestramento delle forze armate ucraine. Oltre a svolgere operazioni per conto dell’intelligence militare polacca in diversi punti critici del fronte, queste forze speciali supervisionano anche l’azione del Corpo dei Volontari Polacchi in Ucraina, un’unità composta da oltre 400 ex membri delle forze speciali polacche, attualmente al servizio dell’intelligence militare ucraina.

di Giuseppe Gagliano

Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)

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