L’accoltellamento del governatore della regione di Murmansk, Andrej Chibis, non è un caso unico nella storia della Russia contemporanea. Anzi, ci sono stati quattro attentati alla vita di governatori. Il 18 ottobre del 2002, a Mosca, sul centralissimo Novy Arbat, il governatore della regione di Magadan, Valentin Tsvetkov, fu ucciso vicino all’ufficio della rappresentanza regionale. L’assassino, che aspettava accanto al portone, sparò a Tsvetkov alla testa, uccidendolo sul colpo. Quattro imputati furono poi condannati a pene da 9 a 13,5 anni di carcere. Tsvetkov aveva 54 anni.
Il 9 maggio 2004, alla 10,35, durante le celebrazioni dedicate al Giorno della Vittoria allo stadio Dynamo di Grozny (Cecenia), si udì un’esplosione. Morirono 7 persone, compreso il presidente ceceno Akhmat Kadyrov. Il colonnello generale Baranov aveva suggerito a Kadyrov di lasciare lo stadio alle 10.30 e di recarsi ad altri eventi. Ma Akhmat Abdulkhamidovich decise di rimanere più a lungo allo stadio per ascoltare alcune canzoni di Tamara Dadasheva che gli piacevano. Shamil Basayev e Suleiman Elmurzaev, che avevano ammesso di aver organizzato l’attacco terroristico allo stadio, sono poi stati uccisi a seguito di operazioni delle forze speciali nel 2006-2007. Kadyrov aveva 52 anni.
Il 22 giugno del 2009, invece, fu compiuto un attentato alla vita del presidente dell’Inguscezia, Yunus-Bek Yevkurov. Una Toyota imbottita con 70 kg di tritolo esplose accanto alla sua Mercedes blindata. La guardia del corpo di Yevkurov morì sul colpo, il politico stesso versò a lungo in gravi condizioni prima di poter tornare in servizio. Dal 2019, Yunus-Bek Bamatgireevich è vice ministro della Difesa della Federazione Russa.
E infine, per le minacce ai governatori, l’attentato, nella città di Apatity, alla vita del governatore della regione di Murmansk, Andrej Chibis. All’uscita dall’edificio del centro culturale Stroitel, Chibis è stato accoltellato. Dopo l’operazione, i medici hanno valutato gravi le sue condizioni. Ma il governatore in ospedale ha registrato un video in cui dice: “Mi riprenderò. E avanti con la battaglia. Sempre avanti”.
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