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Posts published in “Società”

CRIMEA: IL MONASTERO, LA FERROVIA E L’AMICO DI PUTIN

Chi si rivede! L’impresario edilizio preferito del Cremlino,  Arkady Rotenberg, ha vinto con la sua Mostotrest la gara d’appalto da 15,9 miliardi di rubli per la costruzione di una tangenziale ferroviaria intorno al monastero rupestre di San Clemente Inkerman, in Crimea, il gemello dell’altrettanto rupestre monastero dell’Assunzione nei pressi di Bachcisarai. Rotenberg, ricordiamolo, è il magnate delle costruzioni che ha costruito il Ponte di Crimea, oltre che una parte importante dei gasdotti e delle autostrade di Russia. È altresì noto per essere amico intimo di Vladimir Putin fin dai tempi di San Pietroburgo, quando entrambi erano grandi appassionati di judo.

MOBILITAZIONE IN UCRAINA, I PROBLEMI

Su 100 persone che hanno ricevuto la convocazione, solo 2 si recano al distretto militare. Tuttavia, la maggior parte delle persone chiamate al servizio militare si comportano in modo civile, soprattutto dopo un’adeguata conversazione con i dipendenti del centro. Queste le conclusioni, a proposito della mobilitazione in Ucraina, cui è arrivata la testata ucraina TSN in un articolo firmato da Anastasia Goncharenko.

GOVERNATORI, MESTIERE PERICOLOSO

L’accoltellamento del governatore della regione di Murmansk, Andrej Chibis, non è un caso unico nella storia della Russia contemporanea. Anzi, ci sono stati quattro attentati alla vita di governatori. Il 18 ottobre del 2002, a Mosca, sul centralissimo Novy Arbat, il governatore della regione di Magadan, Valentin Tsvetkov, fu ucciso vicino all’ufficio della rappresentanza regionale. L’assassino, che aspettava accanto al portone, sparò a Tsvetkov alla testa, uccidendolo sul colpo. Quattro imputati furono poi condannati a pene da 9 a 13,5 anni di carcere. Tsvetkov aveva 54 anni.

CONTI DEI RUSSI ALL’ESTERO: PIU’ 164%

Il numero di conti esteri detenuti da russi, noti al Servizio fiscale federale (FTS), è aumentato del 164% nel 2022, raggiungendo il numero di un milione e ottocentomila. La Banca centrale di Russia ne scrive nel rapporto Risultati delle attività del Servizio fiscale federale della Russia. Il numero dei titolari di tali conti, secondo il documento, è aumentato del 70%, arrivando a 539 mila. Come osserva la Banca, la presentazione non indica quale anno è stato preso come base per il confronto, ma per impostazione predefinita dovrebbe essere l’anno precedente.

I MILITARI NELLA SOCIETA’, DA LENIN A PUTIN

di Giuseppe Gagliano – La profonda militarizzazione della società russa, radicata nella storia sovietica e perpetuata nella Federazione Russa, ha plasmato non solo la struttura interna del Paese ma anche il suo approccio verso le politiche estere e i conflitti internazionali. L’evoluzione del ruolo dei militari e dei siloviki (gli uomini degli apparati militari e di sicurezza), da attori chiave nella governance interna a protagonisti sullo scenario politico, ha influenzato direttamente la postura della Russia nei confronti dell’Ucraina. La crisi attuale tra Russia e Ucraina può essere vista come la manifestazione esterna di questa lunga tradizione di militarizzazione e di attivismo politico delle forze armate. La decisione di intraprendere azioni militari contro l’Ucraina riflette non solo considerazioni geopolitiche ma anche l’influenza duratura delle strutture militari e di sicurezza nella definizione delle priorità nazionali della Russia, evidenziando come le dinamiche interne possano avere ripercussioni significative sulla stabilità regionale e globale.

LA POLONIA BLOCCA GLI UCRAINI, LA UE TACE

Arriva da Reuters la notizia che i camionisti e gli agricoltori polacchi hanno iniziato un blocco 24 ore su 24 del valico di frontiera di Medyka, uno dei più trafficati tra Polonia e Ucraina. Continua dunque, dopo tre settimane, la protesta dei lavoratori polacchi, a seguito della quale migliaia di camion sono rimasti in coda per molti chilometri per diversi giorni. I camionisti affermano che stanno perdendo quote di mercato a causa della “concorrenza sleale” delle aziende ucraine, che offrono prezzi più bassi per i loro servizi e che ora possono trasportare merci anche all’interno dell’Unione Europea, e non più solo tra la UE e l’Ucraina. Ed è la stessa motivazione addotta dagli agricoltori, colpiti nei loro interessi dal fatto che il grano ucraino viene venduto a un prezzo più basso, cosa che ha provocato la chiusura delle importazioni da parte di Polonia, Ungheria, Slovacchia, Romania e Bulgaria. Per questo le due categorie, camionisti e agricoltori, hanno deciso di condurre insieme la protesta. Ora per Medyka passano solo due camion all’ora. Fanno eccezione i veicoli che trasportano aiuti umanitari e forniture militari. E i leader della protesta fanno sapere di essere pronti a bloccare tutti i valichi di frontiera a tempo indeterminato.

A VOLTE RITORNANO… IN RUSSIA

Nel settembre del 2022, l’epoca della mobilitazione riportò nelle file dell’esercito russo almeno 300 mila persone. Molto più numerosi furono coloro che, per dissenso politico oppure per non rischiare di andare al fronte, decisero di lasciare la Russia. e si trattava quasi sempre di un segmento giovane e professionalmente preparato della popolazione.Le valutazione sono state molte e diverse. Il Financial Times, per esempio, cita i dati raccolti dal sito di opposizione Re:Russia che, analizzando Paese per Paese i visti e i transiti, calcolò che gli emigrati erano da 820 a 920 mila. Altri, come Forbes, hanno avanzato la cifra di 700 mila. Il canale The Bell, sempre molto critico nei confronti delle politiche putiniane, ha parlato di 500 mila persone nel 2022. Altre fonti hanno spaziato da 500 mila a 1,1 milione di emigrati. Ora, però, è proprio il Financial Times a lanciare un altro “allarme”: circa il 15% di coloro che erano partiti, cioè circa 120mila persone, sono rientrati. Insomma: a volte ritornano. Anche nella Russia di Putin.

NATALITA’, UN BUCO NELLA RUSSIA

Il Governo russo si è preparato a un ulteriore calo del tasso di natalità, al livello più basso dall’inizio degli anni Novanta. Ciò risulta dai materiali per il progetto di bilancio del Fondo sociale della Russia (lo SFR, che amministra le indennità di maternità e i sussidi mensili per la nascita di un bambino). Secondo le previsioni della FIS, nel 2023 nasceranno nel Paese 1.245 milioni di persone, il minimo dal 1999 (allora ne nacquero 1.215 milioni). Nel 2024, la cifra diminuirà del 5,8%, a 1,172 milioni di persone. Questo sarà il minimo dall’inizio degli anni Novanta. Nei successivi due anni coperti dalle previsioni, i tassi di natalità continueranno a diminuire, ma il ritmo rallenterà. Nel 2025 dovrebbero nascere 1.153 milioni di persone e 1.143 milioni nl 2026.

LA POPOLAZIONE UCRAINA SCOMPARE

Ella Libanova, direttrice dell’Istituto per la Demografia e gli Studi sociali dell’Accademia nazionale delle scienze dell’Ucraina, ha scritto il seguente articolo per il blog Focus Ukraine del Kennan Institute, centrato sulle dinamiche della popolazione ucraina.

“La situazione demografica ucraina è una questione incredibilmente complessa. Sollevare semplicemente la questione della popolazione richiede che prima chiariamo il nostro quadro di riferimento. Stiamo parlando della popolazione ucraina che vive all’interno dei confini dell’Ucraina riconosciuti a livello internazionale, i cosiddetti confini del 1991? O della popolazione ucraina che abita il territorio entro i confini del 1991 ma senza Crimea e Sebastopoli (questa è l’area all’interno della quale il Servizio statistico statale dell’Ucraina ha raccolto i dati nel 2015-2021)? O della popolazione sia dei territori controllati dalle autorità ucraine prima dell’inizio dell’aggressione russa (i cosiddetti confini del 2022) sia delle regioni non controllate dal Governo? O della restante popolazione che vive nel territorio controllato dalle autorità ucraine dopo l’inizio dell’invasione russa e, in caso affermativo, in quale mese, poiché la situazione attuale è altamente instabile?

MILITARE, PROFESSIONE IN ASCESA

Il Centro russo per lo studio della pubblica opinione (di solito indicato con l’acronimo VTsIOM) ha svolto una ricerca interessante sulle professioni ritenute più ambite, quelle più redditizie e quelle più desiderate per i figli. Il dato che colpisce è che la carriera militare, o nelle forze dell’ordine, sembra in fortissima ascesa in tutte e tre le categorie. Partiamo dalle professioni ritenute più prestigiose:

  1. Esperto di tecnologie informatiche – 31% ( nel 2006 era il 7% )
  2. Operatore sanitario – 30% ( nel 2006 era l’11% ). Tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni il tradimento per questa professione è ancora più alto (47%)
  3. Personale militare (compresi polizia, ministero delle Situazioni di emergenza, complesso militare-industriale, ecc.) – 19% ( nel 2006 era il 3% )
  4. Educatore – 16% ( nel 2006 era il 4% )
  5. Operaio specializzato (fabbro, tornitore, saldatore, ecc.) – 14% ( 2% nel 2006 ).
  6. In calo, invece, il prestigio delle professioni come avvocato, pubblico ministero, magistrato (nel 2006 era il 28%, ora il 7%); economista, finanziere (nel 2006 era il 20%, ora il 4%); imprenditore, uomo d’affari (nel 2006 era il 10%, ora il 2%).