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ARMENIA AL RIARMO CON USA E FRANCIA

In Armenia, Francia e Stati Uniti giocano un ruolo significativo nel riorientare la locale industria della difesa verso l’Occidente. Mentre la Francia appare in prima linea nella fornitura di attrezzature militari a Erevan, gli Stati Uniti hanno già predisposto l’industria della difesa armena ad allinearsi agli standard occidentali. Il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu e il suo omologo armeno Suren Papikyan si sono incontrati a Erevan il 23 febbraio 2024, segnando un crescente interesse francese nella fornitura di equipaggiamento militare all’Armenia, inclusi veicoli corazzati Arquus, radar Thales GM200, missili trasportabili antiaerei Mistral e, possibilmente, missili Crotale e sistemi antiaerei SAMP-T. Queste consegne sono parte degli sforzi per distaccare l’Armenia dall’influenza russa, con la Francia che organizza queste mosse come una manovra diplomatica a lungo termine.

Tuttavia, la transizione dell’Armenia verso standard occidentali è stata agevolata in gran parte dagli Stati Uniti. La società di consulenza statunitense Culmen International, con il sostegno del Dipartimento di Stato Usa, sta lavorando per adeguare la struttura di difesa dell’Armenia agli standard NATO, migliorando la pianificazione strategica e le procedure di appalto. Il budget del Dipartimento di Stato USA per il 2024 prevede 40 milioni di dollari in programmi di assistenza per l’Armenia, a fronte dei 9 milioni di dollari destinati all’Azerbaigian e gli 88 milioni di dollari alla Georgia, con l’obiettivo di rafforzare le istituzioni armene, in particolare le strutture di sicurezza.

L’Armenia beneficia anche del programma International Military Education and Training (IMET) e di un incremento della cooperazione militare coordinata dal comando americano in Europa (EUCOM). L’impegno della NATO in Armenia include sessioni di formazione per familiarizzare gli alti funzionari ministeriali con le procedure dell’organizzazione. Questi sviluppi indicano una tendenza verso una maggiore cooperazione militare e di difesa tra l’Armenia e i Paesi occidentali, con un significativo sostegno degli Stati Uniti nel facilitare questo processo di transizione.

di Giuseppe Gagliano

presidente del Centro studi strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)

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