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FRANCIA: I GRAND COMMIS CHE LAVORANO A MOSCA

di Giuseppe Gagliano – In Francia, un gruppo ristretto di consulenti aziendali di alto profilo sta mantenendo le attività a Mosca nonostante le tensioni geopolitiche. Questi consulenti, tra cui spiccano figure che hanno facilitato i viaggi dell’ex presidente francese Nicolas Sarkozy tra Parigi e Mosca, mantengono stretti legami con società francesi che operano in Russia. Tra i più noti figura Jean-Pierre Thomas, ex tesoriere del Partito Repubblicano francese e consigliere speciale per le relazioni economiche tra Francia e Russia durante il mandato di Sarkozy. Thomas gestisce Thomas Vendôme Investment, una società di consulenza strategica con sede a Parigi, che fornisce assistenza a società francesi in Russia. Collaboratori di spicco di questa società includono Christian Jacob, ex ministro della Pubblica amministrazione, il banchiere Paul Le Bihan e Jean-Pierre Quatrhomme, esperto in gestione patrimoniale.

Thomas, che ha avuto incarichi brevi in En+, una holding dell’oligarca russo Oleg Deripaska, e altri gruppi francesi in Russia, come Amundi e Accor, continua a mantenere forti collegamenti con queste aziende. Sarkozy, dal 2017, è amministratore in Accor. Un altro consulente importante è Maurice Leroy, ex ministro degli Affari urbani nel governo di François Fillon. Leroy vive a Mosca e lavora come consulente per lo sviluppo internazionale di Mosinzhproekt (MIP), una società che supervisiona il progetto Grande Mosca, di proprietà del Governo della capitale russa.

In parallelo, Gilles Rémy, collegato a Fillon e noto tramite Leroy, ha spostato l’attenzione della sua azienda CIFAL all’Asia centrale, in particolare al Turkmenistan. Rémy, direttore della Camera di Commercio Francia -Turkménistan, ha assistito Fillon nel diventare membro del consiglio di amministrazione della compagnia petrolifera statale russa Zarubezhneft nel 2021 e del gruppo petrolchimico Sibur nel 2022. Xavier de Sarrau, un avvocato vicino a Sarkozy, vive tra Monaco e Londra. Lavora per lo studio legale e fiscale monegasco Gordon S. Blair e ha legami con oligarchi russi e dell’Asia centrale, come il kazako Bulat Utemuratov. Infine, la Camera di commercio franco-russa (CCFR), presieduta da Gilles Chenesseau e gestita da Emmanuel Quidet, ha adattato la sua operatività, dividendo i servizi in due strutture separate per meglio servire le aziende russe. Il CCFR punta a sviluppare eventi legati al vino per le aziende russe nel prossimo anno.

di Giuseppe Gagliano

Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)

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