Dorota Kawecka, capo dei Servizi segreti militari polacchi (SWW), è stata promossa a marzo dal primo ministro Donald Tusk, nel contesto della guerra di intelligence che si combatte sul fronte orientale della NATO. La sua nomina segue una serie di scandali e defezioni, inclusa quella del giudice Tomasz Szmydt, fuggito in Bielorussia con informazioni compromettenti.
Kawecka, entrata nei servizi segreti nel 2002, è esperta in intelligence elettronica (ELINT) e sistemi di comunicazione russi (COMINT). Ha partecipato a missioni internazionali in Iraq e Afghanistan e ha servito come addetto alla Difesa nel Regno Unito, sviluppando forti legami con la Defense Intelligence britannica.
Ora Kawecka deve affrontare le sfide della SWW, come il miglioramento delle capacità geospaziali e di segnali, e la minaccia di Russia e Bielorussia. L’agenzia sta aggiornando i suoi strumenti di raccolta di informazioni e collaborando strettamente con la NATO e altri partner europei. La Polonia punta a rafforzare la propria indipendenza strategica e analitica, temendo un possibile isolazionismo degli Stati Uniti dopo le elezioni presidenziali.
La SWW è fortemente impegnata nel monitoraggio del conflitto ucraino, collaborando con l’intelligence ucraina (GUR) e supportando operazioni sul campo, sebbene il governo polacco neghi ufficialmente il coinvolgimento diretto.
di Giuseppe Gagliano
Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)
Fondatore dell’Osservatorio di politica internazionale e geopolitica (OPIG)
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