Qualche giorno fa avevamo dato notizia del ritrovamento dei corpi di tre soldati americani in un campo di addestramento militare in Lituania. I tre erano apparentemente morti nel blindato sprofondato in una palude del campo. L’equipaggio, però, era formato da quattro uomini, per cui erano proseguite le ricerche del quarto soldato, a quel punto dato per morto anche lui. Col passare del tempo, però, la vicenda aveva assunto contorni più misteriosi, che da semplice (anche se tragico) incidente l’avevano trasformata in un vero giallo che tira in ballo l’esercito americano, le strutture della Nato e persino la Bielorussia.
Procediamo con ordine. Durante un’esercitazione militare in Lituania, nei pressi di Pabrade, non lontano dal confine bielorusso, un mezzo americano era sprofondato in un’area nota per la presenza di paludi insidiose. Per cercare di recuperarlo, era stato quindi inviato un M88A2 Hercules, quello appunto con quattro uomini a bordo. Un’operazione complessa data la massa e il peso del veicolo sprofondato per primo. Purtroppo, però, anche il secondo veicolo, l’Hercules, era stato ingoiato dalle paludi e i corpi dei tre soldati erano stati rinvenuti solo una settimana dopo.
Tre soldati, appunto. E il quarto? Mentre proseguivano le ricerche del presunto cadavere, arrivava la nnotizia che le guardie di frontiera della Bielorussia avevano arrestato un cittadino americano di 27 anni (l’identità non è stata rivelata) che cercava di entrare illegalmente nel Paese attraverso il confine con la Lituania, nascosto su un treno merci. La polizia l’aveva pescato alla stazione di Maladzyechna e, con l’accusa di attraversamento illegale del confine, l’aveva subito trasferito in carcere.
All’inizio di quest’anno, l’amministrazione Trump aveva ottenuto il rilascio di due cittadini statunitensi che erano tenuti prigionieri in Bielorussia. Ma il caso in questione era assai diverso. Perché un americano avrebbe dovuto cercare di intrufolarsi in Bielorussia, per di più arrivando da un Paese saldamente alleato degli Usa come la Lituania? Definirlo un fatto insolito era un eufemismo.
La domanda, più che legittima, aveva fatto scattare una serie di ipotesi. Per esempio questa: che il clandestino fermato dai bielorussi potesse essere il famoso quarto soldato, il cui corpo di presunto morto non era ancora riemerso dalle paludi lituane. Ma se così fosse stato, perché il soldato sopravvissuto avrebbe dovuto fuggire, disertando e cercando addirittura rifugio in un Paese “nemico”? Che cosa poteva essere successo su quello sfortunatissimo Hercules? O forse non era stata solo sfortuna?
Domande che sono rimaste a lungo inevase finché, ieri, il quarto corpo è stato infine recuperato. Proprio quando il profumo del giallo si stava facendo irresistibile.
Lettera da Mosca
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