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GUERRA IN UCRAINA, GIORNO 48, I FATTI

FOCUS: L’evento principale della giornata è stato il discorso di Putin al cosmodromo di Vostochnj, che il Presidente russo ha visitato in compagnia del collega bielorusso Lukashenko in visita per il “giorno del cosmonauta”. La conferenza stampa congiunta è stata la prima occasione di analisi articolata e dettagliata della situazione politico militare dall’inizio delle ostilità. Putin è tornato sulle motivazioni della guerra, dicendo che l’obiettivo “principale” è la difesa dei russofoni nel Donbass e delle repubbliche “che siamo stati costretti a riconoscere perché le autorità di Kiev, spinte dall’Occidente, si sono rifiutate di rispettare gli accordi di Minsk volti a una soluzione pacifica”. Ha ribadito che Russia, Ucraina e Bielorussia sono tre nazioni per un unico popolo. Ha detto che la guerra è una tragedia ma la Russia non ha avuto scelta. L’ unica incognita erano i tempi: la guerra ci sarebbe stata comunque. Il vero oggetto del contendere, secondo Putin, non è l’ Ucraina ma il tramonto dell’ egemonia statunitense. Sulla situazione militare Putin ha detto che le operazioni potrebbero essere accelerate, ma a prezzo di maggiori perdite. In un’ ottica di minimizzazione dei danni si sta seguendo una tabella di marcia prestabilita, fatta di progressi lenti e perdite contenute. Putin ha parlato dell’eccidio di Bucha, attaccando gli occidentali accusandoli doppi standard, avendo ignorato le vittime delle guerre statunitensi. Nel merito, Putin ha detto che si è trattata di una messinscena, citando anche (improbabili) prove in tal senso portategli da Lukashenko, il quale ha accusato i servizi segreti britannici. Capitolo trattative: Putin ha detto che si sono fatti dei passi indietro, e che la Russia andrà comunque avanti fino alla realizzazione degli obiettivi iniziali che, secondo lui, saranno senz’ altro conseguiti. Rapporti con l’ occidente: il Presidente russo è stato particolarmente aggressivo nei confronti dei colleghi europei occidentali. Ha detto che tutti i leader europei sono sempre stati costretti a dare la precedenza agli interessi statunitensi rispetto a quelli dei loro Paesi. L’ unica cosa che è cambiata con la guerra è stata la possibilità di ammettere apertamente questa verità, in nome della necessità di far fronte alla “aggressione russa”. Nel complesso si ricava l’impressione che la fine della guerra sia ancora lontana.

POLITICA RUSSA. Un sondaggio dell’ istituto demoscopico Russian Field rivela una parziale spaccatura generazionale: i russi nella fascia 18-29 sono quelli più tiepidi verso la “operazione speciale militare” (la sostiene “solo” il 54%). La spaccatura corrisponde ad un diverso modo di informarsi: Telegram e social invece della TV .

  • Mistero sulla sorte di Vladislav Surkov, ex consigliere di Putin, secondo alcuni agli arresti domiciliari. Sono uscite nuove indiscrezioni secondo le quali Surkov starebbe conducendo un negoziato con alcuni oligarchi ucraini (Kolomjsky e Firtash) per ottenere la resa incruenta di alcune regioni del Sud-Est dell Ucraina. La distruzione della batteria di S300 fornita dalla Slovacchia all’ Ucraina sette ore dopo la consegna sarebbe, secondo queste indiscrezioni, un “prezzo” della trattativa in corso. Secondo altre versioni Surkov sarebbe effettivamente implicato in un procedimento penale connesso alla sua gestione del dossier Donbass negli anni passati. Una ipotesi, del resto, non esclude l’ altra.

POLITICA INTERNAZIONALE: In occasione di un vertice online Biden-Modi, il presidente USA ha chiesto al primo ministro indiano di non aumentare gli acquisti di petrolio russo. Di seguito si è tenuto a Washington un vertice fra ministri degli Esteri e della Difesa durante il quale gli americani avrebbero promesso agli indiani di fornire tecnologie in modo che il sistema militare industriale di Delhi possa affrancarsi dalle forniture russe. Il ministro degli Esteri indiano ha però annunciato che gli acquisti di petrolio russo continueranno senza limitazioni.

  • Zelensky avrebbe rifiutato di incontrare il presidente tedesco Steinmeier a Kiev. Secondo Bild, che ha riportato la notizia, il motivo sono gli “stretti legami” del Presidente tedesco con la Russia. Nel mentre l’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede ha contestato la decisione vaticana di far portare la croce a una famiglia ucraina e a una russa insieme durante la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa.

POLITICA UCRAINA: I servizi segreti ucraini hanno mostrato foto di Viktor Medvedchuk, il miliardario considerato leader del partito dei russofoni ucraini Blocco di Opposizione, arrivato secondo alle ultime elezioni parlamentari, se pure a grande distanza dalla formazione di Zelensky. Medvedchuk, implicato in un processo per malversazione con forte connotazione politica e quindi agli arresti domiciliari sin da prima del conflitto, era sparito all’indomani dell’ attacco russo. In un messaggio alla nazione diffuso durante la notte il Presidente ucraino ha proposto uno scambio fra Medvedchuk e prigionieri di guerra ucraini.

GUERRA: Manuel Fontaine, direttore dell’ Ufficio Programmi di Emergenza dell’Unicef, dice che sono 4,8 milioni i bambini ucraini costretti a lasciare la loro casa dall’inizio della guerra.

  • A Mariupol i russi vantano la soppressione di una delle tre sacche di resistenza rimaste, quella dello stabilimento industriale Ilich. Dopo un tentativo di sortita risoltosi in un insuccesso si sarebbero arresti centinaia di fanti di marina ucraini, molti dei quali feriti.
  • Il Pentagono ha comunicato che le armi all’ Ucraina vengono consegnate al ritmo di 8/10 voli al giorno per la Polonia, poi alla spicciolata via terra.

ECONOMIA: il presidente della Corte dei Conti Kudrin ha detto che il ministero delle Finanze e il ministero dello Sviluppo Economico stanno aggiornando la previsione del PIL russo per il 2022. Secondo le previsioni il calo sarà superiore al 10%.

  • Gli USA hanno annunciato l’embargo alle forniture energetiche russe.

a cura diu Marco Bordoni

fondatore e curatore del canale Telegram La mia Russia

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