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Posts tagged as “zelensky”

AKHMETOV E GLI OLIGARCHI PER IL POST-ZELENSKY

Sotto la cappa della trattativa Zelensky-Trump-Putin e della legge marziale, molte cose si muovono anche in Ucraina. Tra i personaggi dati come più attivi c’è una vecchia conoscenza, l’oligarca Rinat Akhmetov che, si dice, sta facendo molti tentativi per rientrare in contatto con politici e imprenditori russi. E allo scopo starebbe sfruttando, come canale di interazione, un amico di lunga data: l’oligarca russo Roman Abramovich.

RISSA TRUMP-ZELENSKY, I RUSSI LA VEDONO COSI’

Il quotidiano Kommersant ha chiesto ad alcuni esperti russi quali sono state le loro prime impressioni sullo scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca.

Fyodor Lukyanov, direttore della rivista “La Russia negli affari globali”:
“Volodymyr Zelensky ha sottovalutato la portata del cambiamento avvenuto nella politica americana dopo l’arrivo di Donald Trump. Lo ha ingannato il fatto che per tre anni nessuno in Occidente abbia ritenuto di opporsi pubblicamente in alcun modo ai rappresentanti ucraini, in particolar modo allo stesso Zelensky. Ai diplomatici, ai politici e alle personalità culturali ucraine era consentito fare e dire praticamente tutto. Sono vittime, hanno dei diritti… La permissività occidentale ha giocato un brutto scherzo al boss di Kiev”.

ZELENSKY VEDE LA REALTA’, NATO E UE LA NEGANO

di Giuseppe Gagliano – La narrativa ufficiale costruita da NATO e Unione Europea attorno al conflitto in Ucraina si scontra, oggi, con una realtà che nemmeno i suoi stessi protagonisti sembrano più poter ignorare. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante una videoconferenza con i lettori di Le Parisien, ha affermato che, “de facto, i territori del Donbass e della Crimea sono oggi controllati dai russi. Non abbiamo la forza di riconquistarli. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica”. Questa dichiarazione, lontana dalla retorica bellicista del passato, segna un importante cambiamento: una presa d’atto che mina anni di propaganda occidentale.

TRATTATIVE RUSSIA-UCRAINA, ECCO CHI VOLLE BLOCCARLE

Le recenti rivelazioni della rivista americana Foreign Affairs non devono destare particolare sorpresa poiché gran parte di quanto affermato era stato già anticipato dall’ex analista dei servizi di sicurezza francesi Eric Denécé nel febbraio del 2023. Vediamo in breve di illustrare quali erano le considerazioni fatte da Denécé, direttore del Centro di ricerche sull’intelligence francese, sulle fallite trattative per fermare la guerra in Ucraina. E su chi porta la responsabilità di tale fallimento.

ASSASSINARE ZELENSKY, SABOTARE GLI AIUTI

Le autorità di Germania e Polonia hanno accusato tre uomini di lavorare per conto dell’intelligence militare russa in piani di sabotaggio e assassinio sul suolo europeo. Uno dei complotti avrebbe coinvolto un tentativo di assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un altro mirava al sabotaggio delle strutture aeroportuali commerciali gestite dall’esercito degli Stati Uniti.

ZALUZHNY NON SERVIVA PIU’, NEMMENO A USA E UE

Il siluramento del generale Valeryj Zaluzhny (seguito in poche ore da quelli del capo di stato maggiore Sergej Shaptal e del primo vice-ministro della Difesa Aleksandr Pavlyuk) non ha ovviamente nulla a che fare con l’andamento negativo dell’offensiva ucraina di primavera-estate. O meglio: ha a che fare, ma non perché Zaluzhny non sia stato in grado di guidarla, né perché il suo sostituto, il generale Aleksandr Syrsky, abbia in tasca il segreto della vittoria. Il problema è politico, solo politico.

ZALUZHNY, PICCOLA ENCICLOPEDIA SULL’EROE SILURATO

Valery Zaluzhny è nato l’8 luglio 1973 nella città di Novograd-Volynsky (ora Zvyagel), nella regione di Zhitomir, al tempo Repubblica socialista sovietica dell’Ucraina. Il futuro comandante in capo delle forze armate ucraine studiò alla scuola cittadina n. 9. Insieme ai genitori Fyodor e Klavdia Zaluzhny e al fratello minore Arthur, vivevano “in un monolocale vicino alla stazione”. “Ci sono due unità militari nelle vicinanze, suo padre era un militare, fin dall’infanzia vedeva militari intorno a lui, amava giocare con i soldatini sul banco, disegnava i soldati durante la ricreazione”, ha poi raccontato alla BBC Tatjana Shatulskaya-Peleshok, sua insegnante delle elementari.

CINA, MOSSE DELICATE IN UCRAINA

di Giuseppe Gagliano – Da fonti dei servizi segreti francesi, è emerso che durante un recente viaggio Zhao Li, addetto commerciale dell’ambasciata della Cina in Ucraina, ha instaurato contatti con diverse start-up locali, focalizzandosi in particolare su quelle specializzate in droni e guerra elettronica. Tra queste, la SIGINT Kvertus Technology è stata una delle principali interlocutrici. Zhao Li ha mostrato un forte interesse a creare partnership tra aziende cinesi, come il colosso statale della difesa Norinco, e il settore emergente della tecnologia di difesa ucraina.

MALYUK, IL SIGNORE DELLE SPIE DI KIEV

di Giuseppe Gagliano – Vasyl Malyuk, capo del servizio di sicurezza interno dell’Ucraina (SBU), sta sempre più di propagandando le operazioni compiute dai suoi commando, come riferito alla CNN in agosto, inclusa quella contro Ponte di Crimea nel Mar Nero usando i droni Sea Baby sviluppati dal suo servizio. Questo desiderio di attenzione mediatica riflette quello della Direzione Principale di Intelligence Militare (GUR) del ministero della Difesa, che dall’inizio della guerra pubblicizza le proprie operazioni. Malyuk vuole aumentare il numero delle forze speciali SBU Alpha per compiere operazioni “colpisci e fuggi” contro le forze russe lungo il fronte, in coordinamento con il GUR sotto il Comando delle Forze Speciali Ucraine, il SSO.