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Posts tagged as “cina”

RUSSIA E CINA INSIEME PER RIDISEGNARE IL MONDO

di Fulvio Scaglione – Bastava osservare la composizione della delegazione russa per capire quanta importanza il Cremlino abbia dato a questa ennesima visita di Vladimir Putin in Cina. Diversi vice premier e molti ministri ma su tutte quattro figure di spicco, due new entry e due veterani. Il neo primo vice premier Manturov, già ministro dell’Industria e del Commercio, e il neo ministro della Difesa, l’economista Belousov da un lato; dall’altro l’inossidabile ministro degli Esteri Lavrov, in quel posto da vent’anni, e l’indispensabile Elvira Nabiullina, dal 2013 governatrice della Banca centrale di Russia. Basta questo dato a far capire due cose. Putin sta superando la fase in cui l’imperativo fondamentale era resistere alle sanzioni e finanziare la guerra e cerca di attrezzarsi per muoversi al meglio in quel mondo nuovo che lui stesso, con l’invasione dell’Ucraina, ha contribuito a definire. E in questo mondo, la relazione tra Russia e Cina e delle due con l’Asia sta diventando essenziale.

PUTIN DI NUOVO IN CINA MA NON SOLO PER L’ECONOMIA

di Fulvio Scaglione – Proprio mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken visitava Kiev, per mostrare solidarietà all’Ucraina e per dare a Zelensky notizie (buone?) sulle sospirate forniture di armamenti, il Cremlino annunciava la visita di Vladimir Putin in Cina per il 16 e 17 maggio. Una coincidenza? Chissà. Resta il fatto che, rieletto per la quinta volta alla presidenza, Putin corre a far visita al collega Xi Jinping che a sua volta, un anno fa, era volato a Mosca per la prima visita all’estero dopo aver ottenuto il suo secondo mandato. Sono particolari ma confermano la relazione speciale tra i due Paesi. Relazione che, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, consente alla Russia da un lato di condurre la guerra d’invasione e dall’altro di reggere alle sanzioni economiche dell’Occidente.

UNGHERIA, COSI’ ORBAN APRE LE PORTE ALLA CINA

(AsiaNews/Agenzie) – L’Ungheria apre alla cooperazione con la Cina anche sull’energia nucleare. Alla cooperazione atomica è infatti dedicato unico dei 18 accordi firmati nell’ambito della visita di Xi Jinping a Budapest, ultima tappa del suo viaggio in Europa che l’ha portato questa settimana anche in Francia e in Serbia. Nell’Ungheria del premier Viktor Orban il presidente cinese ha rilanciato ulteriormente l’asse con il primo partner europeo della Belt and Road Initiative, coniando per le relazioni con Budapest la definizione di “partenariato strategico globale per tutte le stagioni nella nuova era”.

TECNOLOGIA TEDESCA E SPIE CINESI

Le autorità tedesche hanno scoperto ed eliminato una rete di spionaggio che mirava alla tecnologia europea e si sospetta stesse operando per conto del ministero della Sicurezza cinese. Tre cittadini tedeschi, Thomas Reichenbach e i coniugi Ina e Herwig Fischer di Innovative Dragon, sono stati accusati di aver partecipato a queste operazioni illecite. Questa rete si era estesa attraverso tutta l’Europa e aveva stabilito partenariati con aziende tecnologicamente avanzate nel settore automobilistico e spaziale, alcune delle quali erano già impegnate in progetti con l’Agenzia Spaziale Europea. I prodotti e la tecnologia con potenziale doppio uso, civile e militare, erano particolarmente presi di mira. Ciò includeva dispositivi laser di nuova generazione e tecnologie navali che, secondo l’accusa, potevano essere sfruttati dalla Cina per scopi militari. La situazione mette in luce non solo la vulnerabilità allo spionaggio industriale della tecnologia occidentale ma anche l’importanza di proteggere l’innovazione e il know-how dalle potenze straniere. Questa vicenda ha messo in allarme servizi segreti e imprese, evidenziando la necessità di maggiore sicurezza e vigilanza nelle relazioni commerciali internazionali, soprattutto quando coinvolgono potenze straniere con ambizioni globali.

LAVROV E WANG YI, UNA SFIDA COMUNE ALL’OCCIDENTE

La visita ufficiale in Cina del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, segna un momento cruciale nelle relazioni sino-russe e sottolinea la loro crescente cooperazione in un contesto di tensioni geopolitiche. Atterrato a Pechino per una due giorni di incontri, Lavrov arriva con l’intento, come sottolineato dall’agenzia TASS, di discutere con il suo omologo cinese Wang Yi tematiche chiave come la situazione in Ucraina, la cooperazione bilaterale e la dinamica regionale dell’Asia-Pacifico.

LA CINA È VICINA A KIEV. ANCHE TROPPO

di Giuseppe Gagliano – Le autorità di sicurezza ucraine hanno intensificato le indagini su individui cinesi sospettati di spionaggio, in particolare interessati ai segreti tecnologici delle armi occidentali consegnate all’Ucraina. Due cittadini della Cina sono stati formalmente accusati di cospirazione per l’acquisizione illecita di informazioni segrete e attualmente si trovano in custodia a Kiev, con periodiche revisioni della loro situazione processuale che hanno esteso la durata della loro detenzione.

SATELLITI, IL PUNTO DEBOLE DELLA RUSSIA

di Giuseppe Gagliano – La Russia tiene celate le proprie capacità di monitoraggio terrestre. Tuttavia, il recente dispiegamento di tre satelliti di sorveglianza militare rivela che Mosca sta cercando di migliorare le proprie lacune in questo ambito e diminuire la dipendenza dalle immagini satellitari fornite dalla Cina. Vladimir Putin e Juri Borisov, capo dell’agenzia spaziale Roskosmos, hanno partecipato a un evento presso la società Rocket and Space Corp Energia a Korolyov il 26 ottobre 2023, segnando un momento significativo nella strategia spaziale russa. Con il lancio di sei satelliti di sorveglianza militare nell’ultimo anno, i media statali russi hanno annunciato il raddoppio della capacità di osservazione spaziale del Paese, anche se in realtà le capacità effettive rimangono limitate.

CINA, MOSSE DELICATE IN UCRAINA

di Giuseppe Gagliano – Da fonti dei servizi segreti francesi, è emerso che durante un recente viaggio Zhao Li, addetto commerciale dell’ambasciata della Cina in Ucraina, ha instaurato contatti con diverse start-up locali, focalizzandosi in particolare su quelle specializzate in droni e guerra elettronica. Tra queste, la SIGINT Kvertus Technology è stata una delle principali interlocutrici. Zhao Li ha mostrato un forte interesse a creare partnership tra aziende cinesi, come il colosso statale della difesa Norinco, e il settore emergente della tecnologia di difesa ucraina.

CARO OCCIDENTE, IL MONDO SI SVEGLIA

di Sergey Naryshkin – Le turbolenze mondiali attuali, originate dalla lotta tra l’Occidente, che cerca di mantenere la sua supremazia, e i nuovi centri di potere che rivendicano il diritto a uno sviluppo indipendente, sono destinate ad aumentare. Assistiamo a una ristrutturazione globale e a un risveglio geopolitico di nazioni, popoli e interi continenti, che si sforzano di liberarsi dal cosiddetto “stupore” liberal-totalitario. Il conflitto fondamentale tra l’antico e il nuovo mondo, latente dal termine della Guerra Fredda, si è intensificato con l’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina.

LA GUERRA, DI COLPO, NON CI PIACE PIU’

L’infilata è stata notevole. Prima Time Magazine, con un reportage spietato da Kiev, protagonista un presidente Zelens’kyj che, nelle confidenze dei suoi stessi collaboratori, sembra aver perso il senso della realtà. Poi The Guardian, impegnato a raccontare la disillusione e il pessimismo degli ucraini mentre la guerra si prolunga.  Quindi il Wall Street Journal, che invita a rimettere i piedi per terra quanto a sconfitta della Russia. Per chiudere Gazeta Wiborcza, il più importante quotidiano polacco, che titola “Mosca trionfa, l’Occidente esita”, e parla di “vergognoso fallimento” (nostro) nella guerra in Ucraina. Questo ammosciamento generale mi fa poca impressione: è assolutamente speculare al ridicolo entusiasmo che su queste stesse testate dilagava un anno fa, quando Zelens’kyj e i suoi parlavano addirittura di marcia su Mosca. Ho scritto sempre che questa guerra non avrà vincitori ma solo sconfitti e resto del mio parere. Anche per quanto riguarda la Russia che, al di là delle pesanti conseguenze militari, politiche ed economiche, spostandosi verso l’Asia rinnega la sua anima più vera e profonda.