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GUERRA IN UCRAINA, GIORNO 56, I FATTI

MILITARE: I russi avanzano, se pur lentamente, da quattro direzioni verso la roccaforte ucraina di Slovyansk – Kramatorsk: da Nord-Ovest (Iziym), da Nord (Borova), da Est (Rubiznoe) e da Sud-Est (Popasna).  Il sindaco di Kramatorsk ha invitato tutti i residenti a lasciare la città fino a che è possibile, visto che i russi sono a meno di 50 km

  • La Russia ha lanciato dal cosmodromo di Plesetsk il nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat. Vladimir Putin dice: “Chi ci minaccia ora ha di che riflettere”.
  • Denis Prokopenko, comandante dei reparti Azov a Mariupol’, ha chiesto con un video l’apertura di un corridoio umanitario per sgombrare civili e feriti. Ha anche pubblicato un altro video in cui si vedono numerosi civili, fra cui molti bambini, presso Azovstal. L’autenticità di questo secondo video è stata contestata da molti media russi e dal portavoce della DNR Besurin, secondo i quali le riprese non sono state girate ad Azovstal . Intanto si susseguono scontri e tregue. In occasione di quella di ieri circa 100 civili sono stati evacuati dai pressi dell’impianto

POLITICA: Bloomberg, citando fonti nell’amministrazione UE, dice che l’Unione Europea prepara un piano di centinaia di miliardi di euro per la ricostruzione postbellica dell’Ucraina. Il piano sarebbe finanziato con un sistema tipo Recovery Fund e prevederebbe vincoli e condizionalità.

  • Si è tenuta una videoconferenza fra i rappresentanti di maggiori Paesi NATO. In conclusione il cancelliere Scholtz ha rilasciato una serie di dichiarazioni affermando che la NATO non interverrà direttamente nel conflitto in Ucraina, che la Germania ha raggiunto il limite di ciò che può fornire all’Ucraina dai proprio magazzini militari. Nonostante questo, secondo Scholtz, non bisogna permettere alla Russia di vincere in Ucraina. La pace come la vede Putin è “inaccettabile”

POLITICA IN UCRAINA: a Rozovka, villaggio dell’oblast’ di Zaporodze controllato dalle forze russe, si è tenuta una “assemblea” che ha votato una richiesta di “annessione” del villaggio alla Repubblica di Donetsk. Le autorità della DNR hanno comunicato che per ora il villaggio verrà “di fatto” amministrato dalla Repubblica, e il suo stato giuridico sarà regolato nel dopoguerra. La notizia è importante non tanto in sé ma come indizio di una possibile sistemazione post bellica della regione. 

ECONOMIA: Macron dice che la Francia, a differenza dei vicini, non dipende dal gas russo e quindi potrà dichiarare l’embargo anche se altri Paesi europei non lo faranno

  • Secondo Bloomberg, l’Italia rifiuterà di rispettare le nuove condizioni di pagamento del gas richieste da Mosca se l’UE concluderà che ciò viola le sanzioni anti-russe (una nota della Commissione Europea si è già espressa in tal senso). A parere dell’esperto di forniture energetiche Massimo Nicolazzi (ISPI), “questo inverno senza il gas russo potremmo andare a una contrazione sostanziale dei consumi e rischieremmo una recessione tecnica”.

ECONOMIA RUSSA: Stellantis, l’azienda proprietaria dei marchi Citroën, Opel e Peugeot, ha deciso di sospendere la produzione di automobili nello stabilimento di Kaluga.  Intanto General Motors  prolunga la sospensione delle vendite in Russia decisa lo scorso 28 febbraio

a cura di Marco Bordoni

fondatore e curatore del canale Telegram La mia Russia

 

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