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INTELLIGENCE E MILIZIE, L’UCRAINA SI ORGANIZZA

di Giuseppe Gagliano     L’ 8 febbraio la Commissione per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence del Parlamento ucraino ha completato l’esame di numerosi emendamenti alla Legge sui fondamenti della resistenza nazionale. La legge proposta dal presidente Volodymyr Zelensky era stata adottata dal Parlamento nel luglio dello scorso anno ed era entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno. La Commissione è stato informata a lungo sulla situazione militare nell’Est del Paese dal servizio di intelligence esterno dell’Ucraina, la SZRU ; dall’intelligence militare, il GUR; dalla la guardia di frontiera, il DPSU ; e dal servizio di intelligence interno, la SBU, il 2 febbraio. Ivan Bakanov, dall’agosto 2019 direttore dell’SBU, ha partecipato di persona ai lavori, aggiornando i parlamentari sulla riforma della SBU attualmente in corso, una delle maggiori sfide della presidenza di Zelensky.

Oltre a delegare estesi poteri di intelligence e controspionaggio alle forze militari per le operazioni speciali che saranno all’ordine del giorno del Parlamento nelle prossime settimane, la Commissione ha presentato un emendamento che autorizza le Forze di difesa territoriale a impegnarsi nelle operazioni di combattimento. Riorganizzate dalla Legge nazionale di resistenza, le 25 brigate, il cui completamento è in corso, in linea di principio sarebbero impiegate per difendere le infrastrutture critiche e per la protezione civile. Ma in caso di necessità il loro ruolo potrebbe essere esteso ad azioni offensive e le Forze potrebbero essere schierate in zone di combattimento. L’emendamento ha il forte sostegno del membro del Commissione Roman Kostenko, un ex ufficiale della Unità delle forze speciali Alpha che è stata dispiegata nel Donbass per cinque anni.

La Commissione ha anche esaminato un disegno di legge preparato dal Governo per migliorare le procedure di pianificazione militare. Un altro disegno di legge riguarda gli stanziamenti militari triennali per il 2022-2024, ancora all’esame.

di Giuseppe Gagliano

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