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Posts tagged as “INTELLIGENCE”

STATI BALTICI, NUOVO FRONTE TRA RUSSIA E NATO

di Giuseppe Gagliano – L’espansione militare della Russia vicino ai confini degli Stati baltici ha suscitato preoccupazione in Occidente, che sta intensificando i propri sforzi di intelligence per monitorare la situazione. Il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha informato i suoi comandi dell’imminente dispiegamento di una nuova divisione in questa regione critica. La notizia è stata resa pubblica il 29 marzo 2024. I servizi di intelligence militare francesi, attraverso i loro satelliti CSO, hanno osservato movimenti di truppe russe in Bielorussia nelle ultime settimane. Anche gli Stati Uniti hanno alzato il livello della sorveglianza nell’area, utilizzando aerei gestiti dall’Ufficio Nazionale di Riconoscimento (NRO) per monitorare le attività vicino al campo di addestramento di Hozhski, al confine con Lituania e Polonia.

LA NATO IN UCRAINA, IL SEGRETO DI PULCINELLA

di Pietro Pinter – Le “clamorose rivelazioni” del cancelliere tedesco Olaf Scholz, sul fatto che inglesi e francesi, ovvero soldati di Paesi Nato, partecipino all’acquisizione obiettivi dei missili Storm Shadow/SCALP impiegati dall’Ucraina hanno sollevato il proverbiale vespaio. Queste rivelazioni sono state fatte da uno Scholz con le spalle al muro, accusato dal francese Macron – dall’alto dei suoi 600 milioni di aiuti militari all’Ucraina dall’inizio del conflitto, contro i 17.7 miliardi tedeschi – di non contribuire con sufficiente convinzione allo sforzo bellico, a causa della riluttanza a fornire a Kiev i missili Taurus. Nel suo slancio creativo,  parte di uno scontro tra Germania e Francia per guadagnare una posizione di preminenza nell’Europa centro-orientale durante quello che sembra un disimpegno americano,  Macron ha persino suggerito che la Francia “potrebbe” inviare forze speciali in Ucraina, per creare un “dilemma strategico” per la Russia.

SHAMAN, LA GUERRA UCRAINA NELL’OMBRA

di Giuseppe Gagliano – Il battaglione ucraino d’élite Shaman è impegnato in una guerra nascosta contro Mosca, puntando le sue campagne contro le infrastrutture industriali russe. Questo gruppo segreto dell’intelligence militare ucraina (GUR) guidata da Kyrylo Budanov, sta eseguendo operazioni di guerra non convenzionale in territorio russo, inclusi attacchi mirati, sabotaggi e azioni di ricognizione. Recentemente, l’11 febbraio, ha colpito un importante impianto petrolifero vicino al Volga, nell’oblast’ di Volgograd, nell’ambito degli sforzi di Kiev di minare l’industria e l’economia della Russia.

MUNIZIONI, LA RUSSIA CI OSSERVA

di Giuseppe Gagliano – Recentemente, i servizi d’informazione russi hanno effettuato una valutazione approfondita sulle potenzialità del complesso militare-industriale euro-atlantico nel quadro del conflitto con l’Ucraina, fornendo le proprie conclusioni al Cremlino e al Consiglio di Sicurezza Nazionale. Hanno partecipato all’operazione il servizio di spionaggio estero, SVR, e quello di intelligence militare, GU (precedentemente conosciuto come GRU), che hanno intrapreso un’analisi dettagliata sulla capacità produttiva di munizioni d’artiglieria. Mentre il GU si è concentrato sull’osservazione diretta delle fabbriche e della loro produzione, l’SVR ha optato per un confronto tra le consegne di munizioni effettuate all’Ucraina e le promesse iniziali, al fine di dedurre la capacità produttiva effettiva dei Paesi coinvolti.

CARO OCCIDENTE, IL MONDO SI SVEGLIA

di Sergey Naryshkin – Le turbolenze mondiali attuali, originate dalla lotta tra l’Occidente, che cerca di mantenere la sua supremazia, e i nuovi centri di potere che rivendicano il diritto a uno sviluppo indipendente, sono destinate ad aumentare. Assistiamo a una ristrutturazione globale e a un risveglio geopolitico di nazioni, popoli e interi continenti, che si sforzano di liberarsi dal cosiddetto “stupore” liberal-totalitario. Il conflitto fondamentale tra l’antico e il nuovo mondo, latente dal termine della Guerra Fredda, si è intensificato con l’inizio dell’operazione militare speciale in Ucraina.

INTELLIGENCE, I SEI “BUCHI” DI ISRAELE

da Il sussidiario.netdi Giuseppe Gagliano – È da circa due settimane che i principali analisti internazionali si chiedono cosa non abbia funzionato nell’ambito dell’intelligence israeliana. Ebbene, possiamo arrivare ad alcune conclusioni ampiamente dimostrabili almeno fino a questo momento. In primo luogo l’intelligence israeliana era certamente in possesso di indicatori di avvertimento relativi all’attacco e questi indicatori sono stati valutati in modo errato. Nello specifico la divisione di intelligence delle Forze di difesa israeliane (IDF), nota come intelligence militare israeliana (IMI), e l’Agenzia per la sicurezza israeliana (ISA), monitorano Hamas da anni. Sappiamo che queste due agenzie hanno condotto una valutazione della situazione circa due settimane prima dell’attacco del 7 ottobre. La valutazione formulava una conclusione molto chiara e cioè che Hamas non aveva alcun interesse ad attaccare Israele a breve termine. Questa previsione è stata comunicata al primo ministro israeliano e al ministro della Difesa.

FSB, IL MISTERO BESEDA

A soli 37 anni, Kyrylo Budanov è uno degli uomini più potenti dell’Ucraina. Almeno da quando, nell’agosto del 2020, il presidente Zelensky l’ha messo alla testa della Direzione dell’intelligence del ministero della Difesa. Non parla molto, Budanov, ma quando lo fa dice sempre cose interessanti. Una delle sue ultime dichiarazioni è arrivata in risposta alla domanda su quale, tra gli ufficiali russi, ritenesse il più pericoloso per l’Ucraina. In modo piuttosto sorprendente, Budanov ha fatto il nome del generale Sergej Beseda: “Ci ha sempre dato problemi, resta una persona per noi difficile”.

GRISHECHKIN E L’INTELLIGENCE DELLE BALENE

di Giuseppe Gagliano – Nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina un ruolo di grande rilevanza è occupato da Vladimir Vladimirovich Grishechkin,  capo della Direzione della ricerca sulle acque profonde (GUGI), un’organizzazione che svolge un ruolo specifico nel campo delle attività clandestine e nell’intelligence marina. Il suo compito è quello di spiare le profondità oceaniche anche attraverso il sabotaggio dei cavi transoceanici e degli impianti energetici offshore.

ISRAELE ARMA L’AZERBAIGIAN. E IN CAMBIO…

da Il Sussidiario.netdi Giuseppe Gagliano Quando si parla di Azerbaijan e di conflitto con l’Armenia si è soliti fare riferimento alla Turchia e alla Russia ma raramente si parla del ruolo rilevante svolto da Israele. Dall’inizio del 2000 Israele ha posto in essere una e vera propria alleanza con Baku, vendendo agli azeri armamenti per svariati miliardi di dollari, mentre l’Azerbaijan, in cambio della fornitura di armi, vende a Israele petrolio e soprattutto gli consente di avere un’importantissima infrastruttura militare di intelligence in funzione anti- iraniana sul suo territorio.

INTELLIGENCE E MILIZIE, L’UCRAINA SI ORGANIZZA

di Giuseppe Gagliano     L’ 8 febbraio la Commissione per la sicurezza nazionale, la difesa e l’intelligence del Parlamento ucraino ha completato l’esame di numerosi emendamenti alla Legge sui fondamenti della resistenza nazionale. La legge proposta dal presidente Volodymyr Zelensky era stata adottata dal Parlamento nel luglio dello scorso anno ed era entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno. La Commissione è stato informata a lungo sulla situazione militare nell’Est del Paese dal servizio di intelligence esterno dell’Ucraina, la SZRU ; dall’intelligence militare, il GUR; dalla la guardia di frontiera, il DPSU ; e dal servizio di intelligence interno, la SBU, il 2 febbraio. Ivan Bakanov, dall’agosto 2019 direttore dell’SBU, ha partecipato di persona ai lavori, aggiornando i parlamentari sulla riforma della SBU attualmente in corso, una delle maggiori sfide della presidenza di Zelensky.