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FATE GLI AFFARI, NON LA GUERRA

di Fulvio Scaglione    La realtà vince tutti i sogni, compresi quelli più o meno legittimi di Russia e Ucraina.  A dispetto delle difficoltà e dei toni bellicosi, Russia e Ucraina mantengono importanti relazioni economiche. In termini di commercio con la Russia, l’Ucraina è al terzo posto tra tutti i Paesi della Comunità di Stati Indipendenti. Prima di lei, solo Bielorussia e Kazakstan. Il fatturato commerciale della Russia con l’Ucraina è calato drasticamente dopo i fatti del 2014 (Euromaidan, riannessione della Crimea, guerra nel Donbass) ma da allora è rimasto sempre più o meno allo stesso livello. Dall’Ucraina la Russia compra anche materie prime per la produzione di titanio, dalla Russia l’Ucraina acquista macchinari industriali. Non c’è lotta politica o presunta guerra che possa interrompere la vicinanza (culturale, economica e geografica) tra i due Paesi o fermare la vocazione (e la necessità) a fare affari insieme.

Il Servizio doganale della Federazione russa ha appena diffuso i dati: nel 2021 il fatturato commerciale (importazione + esportazione) tra i due Paesi è aumentato del 22,8%, da 10 miliardi a 12,28 miliardi di dollari. Una crescita negli affari dovuta soprattutto all’Ucraina, che acquista volumi sempre maggiori di merci russe. Le esportazioni russe in Ucraina nel 2021hanno raggiunto un valore di 8,1 miliardi di dollari, il 28,8% in più rispetto al 2020.

I dati per gennaio-settembre 2021 ci dicono che il petrolio e i prodotti dell’industria mineraria formano il 38,96% delle esportazioni russe in Ucraina. Al secondo posto ci sono i prodotti dell’industria chimica, poi le automobili e i veicoli pesanti. Al quarto posto delle esportazioni russe in Ucraina vengono i prodotti alimentari e agricoli. In nove mesi, l’Ucraina (un tempo definita “il granaio dell’URSS”) ne ha acquistati per 611 milioni di dollari. All’interno di questo settore spiccano salumi, carne e prodotti a base di carne (86 milioni di dollari) e le bevande, alcoliche e non alcoliche (55 milioni di dollari). Anche qui il fatturato è in crescita: per le carni più 7%, per le bevande più 11%.

Per quanto riguarda le importazioni russe dall’Ucraina, riguardano soprattutto metalli e attrezzature meccaniche. Poco spazio per i prodotti alimentari, che valgono solo l’1,79% delle importazioni totali. Difficile immaginarlo ma in testa a questo settore ci sono le importazioni di cacao, che valgono all’Ucraina 20 milioni di dollari l’anno.

Fulvio Scaglione

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