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Posts tagged as “esportazioni”

PUTIN DI NUOVO IN CINA MA NON SOLO PER L’ECONOMIA

di Fulvio Scaglione – Proprio mentre il segretario di Stato Usa Antony Blinken visitava Kiev, per mostrare solidarietà all’Ucraina e per dare a Zelensky notizie (buone?) sulle sospirate forniture di armamenti, il Cremlino annunciava la visita di Vladimir Putin in Cina per il 16 e 17 maggio. Una coincidenza? Chissà. Resta il fatto che, rieletto per la quinta volta alla presidenza, Putin corre a far visita al collega Xi Jinping che a sua volta, un anno fa, era volato a Mosca per la prima visita all’estero dopo aver ottenuto il suo secondo mandato. Sono particolari ma confermano la relazione speciale tra i due Paesi. Relazione che, dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, consente alla Russia da un lato di condurre la guerra d’invasione e dall’altro di reggere alle sanzioni economiche dell’Occidente.

FATE GLI AFFARI, NON LA GUERRA

di Fulvio Scaglione    La realtà vince tutti i sogni, compresi quelli più o meno legittimi di Russia e Ucraina.  A dispetto delle difficoltà e dei toni bellicosi, Russia e Ucraina mantengono importanti relazioni economiche. In termini di commercio con la Russia, l’Ucraina è al terzo posto tra tutti i Paesi della Comunità di Stati Indipendenti. Prima di lei, solo Bielorussia e Kazakstan. Il fatturato commerciale della Russia con l’Ucraina è calato drasticamente dopo i fatti del 2014 (Euromaidan, riannessione della Crimea, guerra nel Donbass) ma da allora è rimasto sempre più o meno allo stesso livello. Dall’Ucraina la Russia compra anche materie prime per la produzione di titanio, dalla Russia l’Ucraina acquista macchinari industriali. Non c’è lotta politica o presunta guerra che possa interrompere la vicinanza (culturale, economica e geografica) tra i due Paesi o fermare la vocazione (e la necessità) a fare affari insieme.

PRESTITI A LUKASHENKO, MOSCA SI FA FREGARE?

Dopo i colloqui di settembre tra Vladimir Putin e Alexander Lukashenko, la leadership russa ha intrapreso una serie di misure per salvare l’economia dell’altra parte dell’ipotetico Stato unitario di Russia e Bielorussia. In particolare, è stato deciso di fornire al Governo bielorusso prestiti per 1,5 miliardi di dollari, di cui 0,5 miliardi sono già stati stanziati tramite il Fondo eurasiatico per la stabilizzazione e lo sviluppo come “denaro lungo”, sull’arco di cinque anni. Il restante miliardo di dollari verrà fornito come prestito tra Stati, e un provvedimento in merito è stato firmato dal primo ministro Mikhail Mishustin. L’assistenza finanziaria arriverà in due rate: 500 milioni di dollari nel 2020 e altrettanti nel 2021. Allo stesso tempo, il debito sarà calcolato in rubli, il che è doppiamente vantaggioso per Minsk data la svalutazione della valuta russa.

RUSSIA E USA ALLA GUERRA DEL GRANO

La prossima “guerra” tra Russia e Usa? Quella del grano. Sembra uno scherzo, ma la battaglia commerciale che gli americani si trovano, sorpresi, a combattere contro i russi ha implicazioni non solo economiche ma anche politiche e persino militari. Ecco come e perché.