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DIFESA, RUSSIA E CINA INSEGUONO GLI USA

di Kyle Mizokami      La seconda e la terza più grande potenza militare del mondo, Russia e Cina, si stanno gradualmente avvicinando agli Stati Uniti, ma hanno ancora molta strada da fare sul piano della difesa. Almeno, questa è il pensiero della Rand Corporation, il cui rapporto sulla cooperazione militare Russia-Cina è uscito la scorsa settimana. Anche se si prevede che gli Stati Uniti rimarranno al vertice, la prospettiva che Mosca e Pechino lavorino insieme “complica le strategie militari degli Stati Uniti e dovrebbe imporre una rivalutazione dei piani di emergenza”. Il rapporto, esaminato in anteprima da Military Times, esamina lo stato attuale della cooperazione militare russa e cinese. I due Paesi vicini erano alleati all’inizio della Guerra Fredda, poiché l’Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese condividevano la stessa ideologia comunista. A metà degli anni Sessanta, tuttavia, il blocco cino-sovietico si era diviso e nel 1969 Urss e Cina si erano anche scontrate brevemente in una guerra di confine.

Gli Stati Uniti sono l’unica superpotenza militare, sebbene le armi nucleari russe e la potenza militare ed economica cinese le rendano competitor assai insidiosi. I due Paesi condividono la stessa visione degli Usa, che considerano un concorrente strategico e, a volte, un vero avversario. Sebbene né Russia né Cina vogliano la guerra, entrambi vorrebbero vedere un campo di gioco più uniforme tra i tre i Paesi. È un interesse condiviso che avvicina Russia e Cina. Il rapporto Rand attualmente classifica la potenza militare per la difesa degli Stati Uniti a 0,6, essendo diminuita dallo 0,7 del 1997. Nel frattempo, la Cina è passata dallo 0,1 del 1997 allo 0,25 del 2016, mentre la Russia è rimasta in una fascia ristretta tra 0,22 e 0,19. Insieme, Russi e Cina arrivano a un rating totale di 0,41, che è notevolmente inferiore a quello degli Stati Uniti.

Il rapporto traccia l’ascesa della Cina al rango di potenza militare fino al 2016. Da allora, la Cina ha aggiunto una seconda portaerei, 23 nuovi cacciatorpediniere pronti al lancio di missili guidati, 29 nuove fregate, da 60 a 70 nuovi caccia stealth J-20 di quinta generazione e 229 silos per missili balistici intercontinentali. Sono proprio i nuovi armamenti e l’espansione dell’esercito che hanno fatto guadagnare alla Cina il punteggio più alto.

La forza militare della Russia, d’altra parte, è rimasta piatta o è addirittura diminuita. L’unica portaerei russa, la “Ammiraglio Kutznetsov”, è vecchia e non ci sono prospettive per una sua sostituzione. La potenza terrestre e aerea è rimasta in gran parte inalterata, con la Russia che per la difesa si appoggia ancora pesantemente alle attrezzature dell’era della Guerra Fredda come il veicolo da combattimento di fanteria BMP-2, il caccia a lungo raggio MiG-31 e il bombardiere pesante Tu-160 “Blackjack”. Un importante sviluppo c’è stato nei sottomarini, principalmente nei nuovi sottomarini missilistici classe Borei e sottomarini missilistici classe Yasen. Un altro è l’introduzione di nuove armi ipersoniche, come le armi ipersoniche tattiche Kinzhal e Zircon e l’arma ipersonica strategica Avangard, che darà a Mosca nuove possibilità, se potrà permettersele.

di Kyle Mizokami

Pubblicato in Popularmechanics.com

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