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Posts tagged as “caccia”

PARIGI SI ESERCITA ALLO SCONTRO CON MOSCA

di Giuseppe Gagliano – L’Aeronautica militare francese sta per dare il via a un’esercitazione notturna senza precedenti, denominata Poker, parte del suo programma di deterrenza nucleare. Questo evento segna un punto di svolta per le pratiche di guerra elettronica, grazie all’impiego di tecnologie e tattiche avanzate. La missione di Poker è quella di affinare le competenze dei piloti dei caccia Rafale-B delle Forze Aeree Strategiche francesi (FAS) e di coloro che manovrano i velivoli di supporto, quali l’A-330 MRTT e il Boeing E-3F Sentry. Questi addestramenti si svolgono in condizioni estremamente realistiche, per un’eventuale chiamata presidenziale da Parigi per un’azione nucleare.

UCRAINA, LA GUERRA SI VINCE NELL’ARIA

di Pietro Pinter    Mentre la controffensiva ucraina ancora si limita a qualche avanzata nelle campagne occidentali della città di Bakhmut, dove gli uomini del Gruppo Wagner ad un ritmo glaciale sgomberano “l’ultimo chilometro quadrato rimasto” in mano alle forze armate ucraine, le azioni più eclatanti in Ucraina avvengono sul fronte della guerra aerea. Il 14 maggio, l’aviazione russa ha colpito un bersaglio nell’oblast di Khmelnitsky, in Ucraina occidentale, causando quella che da molti è stata definita la più grande esplosione dall’inizio della guerra. Il noti analisti militari russi di Rybar sostengono che sia stato colpito un deposito di munizioni, altri ritengono addirittura che siano saltate le famose munizioni
all’uranio impoverito fornite dal Regno Unito, osservando un aumento nella radiottività di fondo della zona, poi rilevato nei giorni successivi anche in Polonia. Secondo gli ucraini, si è trattato invece di un attacco contro un deposito di carburante. È solo uno di molti episodi analoghi delle ultime settimane, in cui i russi sono riusciti a colpire obiettivi di valore –
depositi di munizioni e/o carburante, a giudicare dalle esplosioni – nelle retrovie ucraine: accade anche a Pavlograd, a Nykolaev, a Odessa e a Ternopil.

PERCHE’ L’UCRAINA STA PERDENDO LA GUERRA

di Stefano Orsi      Negli otto anni che hanno preceduto la “operazione militare speciale” della Russia in Ucraina, le potenze occidentali, soprattutto USA e Regno Unito per il tramite  di Polonia e Repubbliche Baltiche, hanno finanziato la ricostruzione dell’esercito ucraino, che aveva dato pessima prova di sé nella guerra con le Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Il processo di formazione del nerbo di un esercito e la preparazione di sottufficiali e ufficiali è stato guidato da gruppi della NATO nell’Ovest del Paese, presso le basi della regione di Leopoli, dove facevano presenza fissa formatori e addestratori occidentali. I fondi necessari per la ricostruzione dell’apparato militare sono stati trovati tramite la UE, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e con erogazioni dirette da parte degli USA. Per ammissione del segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, le forniture militari erano iniziate ben prima dell’escalation militare di fine febbraio.

 

DIFESA, RUSSIA E CINA INSEGUONO GLI USA

di Kyle Mizokami      La seconda e la terza più grande potenza militare del mondo, Russia e Cina, si stanno gradualmente avvicinando agli Stati Uniti, ma hanno ancora molta strada da fare sul piano della difesa. Almeno, questa è il pensiero della Rand Corporation, il cui rapporto sulla cooperazione militare Russia-Cina è uscito la scorsa settimana. Anche se si prevede che gli Stati Uniti rimarranno al vertice, la prospettiva che Mosca e Pechino lavorino insieme “complica le strategie militari degli Stati Uniti e dovrebbe imporre una rivalutazione dei piani di emergenza”. Il rapporto, esaminato in anteprima da Military Times, esamina lo stato attuale della cooperazione militare russa e cinese. I due Paesi vicini erano alleati all’inizio della Guerra Fredda, poiché l’Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese condividevano la stessa ideologia comunista. A metà degli anni Sessanta, tuttavia, il blocco cino-sovietico si era diviso e nel 1969 Urss e Cina si erano anche scontrate brevemente in una guerra di confine.