Press "Enter" to skip to content

Posts published in “Difesa”

MOBILITAZIONE, CHE COSA FA L’UCRAINA

Tutti vediamo quali siano le difficoltà della Russia nell’organizzare e gestire la “mobilitazione parziale” dichiarata da Vladimir Putin. Le proteste nelle grandi città, le lunghissime code di uomini in fuga verso la Georgia, persino gli atti di terrorismo nei commissariati militari. Ma come si regola, quanto a mobilitazione, l’Ucraina? Qui, dalla fine di febbraio, la mobilitazione è andata avanti a ondate continue, che si susseguono. Quindi non è nemmeno chiaro quando un’onda si è conclusa e la successiva è cominciata. Secondo i documenti ufficiali, l’Ucraina si prepara ora alla “quarta ondata” di mobilitazione, ovvero alla coscrizione delle donne, che dal 1° ottobre dovranno mettersi a disposizione degli uffici di registrazione e arruolamento militare. Ma andiamo per ordine.

I GERSHENZON CERCANO SPAZIO A DUBAI

di Giuseppe Gagliano   Vladimir Gershenzon e Olga Gershenzon hanno fondato in Russia la maggiore azienda di intelligence geospaziale, e cioè la ScanEx. Questa azienda era riconosciuta a livello internazionale per la sua efficienza e per la sua professionalità, come dimostrano i numerosi contratti di collaborazione con analoghe società americane come per esempio Airbus Defence and Space, ma anche con quelle cinesi come la AT21.

I GERSHENZON, DALLO SPAZIO IMMAGINI PROIBITE

L’FSB e il Comitato investigativo hanno ispezionato le nuove ricerche del Servizio federale per la registrazione statale, il catasto e la cartografia (Rosreestr), nonché il suo partner e importante fornitore di mappe satellitari, l’Engineering Technology Center ScanEx di Vladimir e Olga Gershenzon. Gli agenti hanno sequestrato documenti che ora possono aprire nuovi episodi dello scandaloso procedimento penale di frode finanziaria da 23,9 miliardi di rubli, individuato dall’Ufficio della Corte dei Conti. Secondo gli inquirenti, durante l’esecuzione di un contratto per 1,3 miliardi di rubli per la preparazione di mappe per il catasto statale, ScanEx avrebbe fotografato quasi 300 mila chilometri quadrati di aree innevate. I funzionari Rosreestra hanno accettato il lavoro, che ora dovrà però essere rifatto al costo di quasi 10 milioni di rubli.

LA LOBBY UCRAINA A WASHINGTON

di Giuseppe Gagliano     Contrariamente all’opinione corrente, non esiste un consenso unanime a Washington sul sostegno militare all’Ucraina in relazione all’invio di sistemi di lanciarazzi come quelli che sono in grado di raggiungere i 300 chilometri in territorio russo. Da un lato vi sono coloro che sostengono l’assoluta necessità di questa esportazione di armamenti altamente sofisticati, come il presidente Biden, l’attuale segretario di Stato Anthony Blinken oltre naturalmente al segretario della Difesa Lloyd Austin. D’altra parte abbiamo invece il consigliere per la Sicurezza nazionale, Jack Sullivan, che ha un atteggiamento di prudenza e di cautela poiché teme – in modo legittimo – che potrebbe esserci un’escalation da parte della Russia. Superfluo ci sembra sottolineare che invece l’Ucraina è assolutamente a favore di questo sostegno di natura militare, che cerca di promuovere con una efficacissima lobby.

PERCHE’ L’UCRAINA STA PERDENDO LA GUERRA

di Stefano Orsi      Negli otto anni che hanno preceduto la “operazione militare speciale” della Russia in Ucraina, le potenze occidentali, soprattutto USA e Regno Unito per il tramite  di Polonia e Repubbliche Baltiche, hanno finanziato la ricostruzione dell’esercito ucraino, che aveva dato pessima prova di sé nella guerra con le Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Il processo di formazione del nerbo di un esercito e la preparazione di sottufficiali e ufficiali è stato guidato da gruppi della NATO nell’Ovest del Paese, presso le basi della regione di Leopoli, dove facevano presenza fissa formatori e addestratori occidentali. I fondi necessari per la ricostruzione dell’apparato militare sono stati trovati tramite la UE, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e con erogazioni dirette da parte degli USA. Per ammissione del segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, le forniture militari erano iniziate ben prima dell’escalation militare di fine febbraio.

 

AZOVSTAL, LA FABBRICA DEI MISTERI

di Pietro Pinter       Tra tutte le “storie secondarie” della guerra tra Russia e Ucraina, una delle più interessanti è quella che riguarda lo stabilimento Azovstal di Mariupol’, ormai diventato quasi un luogo leggendario. Lo stabilimento siderurgico, costruito nel 1930 a Mariupol’, per l’appunto sulla costa del mare di Azov, è diventato centrale per la sorte dell’operazione militare russa, ma anche per le speculazioni che si fanno riguardo la sua planimetria e quello che al suo interno si cela.