di Giuseppe Gagliano – Nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina un ruolo di grande rilevanza è occupato da Vladimir Vladimirovich Grishechkin, capo della Direzione della ricerca sulle acque profonde (GUGI), un’organizzazione che svolge un ruolo specifico nel campo delle attività clandestine e nell’intelligence marina. Il suo compito è quello di spiare le profondità oceaniche anche attraverso il sabotaggio dei cavi transoceanici e degli impianti energetici offshore.
Grishechkin si è laureato all’Accademia Militare “Frunze” e poi, nel 1987, all’Accademia Navale “Kuznetzov”. Ha avuto il comando di diversi sottomarini missilistici a propulsione nucleare nella Flotta russa del Pacifico e un ruolo di grande importanza nel contesto del programma di deterrenza nucleare della marina russa. La sua attività è stata possibile anche grazie alla collaborazione con il direttore dell’intelligence navale russa, il contrammiraglio Oleg Apishev con il quale ha posto in essere una ampia e capillare mappatura dei parchi eolici dal Mare del Nord nel 2022, allo scopo di stabilire se fossero in grado di sabotarli nel caso di una gravi crisi, in maniera da impedire a tutti i Paesi limitrofi con il Mare del Nord di rifornirsi di elettricità.
Data la sua attività, i legami con il settore industriale sono inevitabili e, in particolare, Grishechkin ha stretti legami con il Rubin Design Bureau e il gruppo Malachite. Il Dipartimento che dirige possiede sottomarini che hanno una tecnologia di altissimo livello e, soprattutto, il sottomarino “Losharik” che è in grado di raggiungere i 2500 m di profondità grazie agli scafi in titanio. Per quanto riguarda l’attività che questo Dipartimento svolge nel settore dell’intelligence oceanica, una delle navi di cui fa uso è lo “Yantar”, che svolge missioni intorno a cavi transoceanici sensibili. Infine una particolarità del Dipartimento di Grishechkin è di utilizzare mammiferi marini e cioè i beluga per porre in essere operazioni di spionaggio attraverso imbracature speciali messe sulle balene, che sono in grado di raccogliere dati sonar e video nelle infrastrutture portuali della Nato.
Giuseppe Gagliano
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