di Giuseppe Gagliano – La Russia ha progettato di stabilire una base navale a Ochamchire, in Abkhazia, a 30 km dal confine georgiano. Questa mossa è vista come una minaccia alla sicurezza sia della Georgia sia dell’Ucraina. Nel settembre dell’anno scorso, la nave missilistica russa “Tsiklon” arrivò al porto di Sukhumi in Abkhazia, regione indipendentista sotto l’ala russa. In ottobre, l’Abkhazia annunciò un accordo con la Russia per la base navale, prevista per il 2024. Questa base potrebbe influenzare i collegamenti commerciali e di trasporto nel Mar Nero, sfidando le aspirazioni georgiane per il Corridoio di Mezzo Est-Ovest.
L’analista Natia Seskuria del Royal United Services Institute suggerisce che la base sia indirizzata principalmente contro l’Ucraina, ma offra anche vantaggi strategici alla Russia. Durante la guerra russo-georgiana del 2008, Ochamchire ospitò già navi russe, e da allora il porto è sotto controllo diretto della Russia. La profondità limitata del porto si adatta a navi di pattugliamento minori. Le immagini satellitari mostrano sforzi russi per espandere le capacità del porto. Esperti avvertono che questa base potrebbe trascinare indirettamente la Georgia in guerra.
Parallelamente, la Georgia cerca di posizionarsi come ponte tra Europa e Asia. L’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, attivo dal 2006, e il progetto del porto in acque profonde di Anaklia, rilanciato nel 2022, sono esempi chiave. Il Governo georgiano, tuttavia, mostra una crescente vicinanza commerciale con la Russia e la Cina, influenzando le relazioni con l’Occidente. La Georgia ha ottenuto lo status di candidato all’adesione all’UE nel dicembre 2023, ma le sue scelte per il progetto di Anaklia possono influenzare significativamente le relazioni geopolitiche. Se la Cina vince la gara per la costruzione, la Russia potrebbe evitare di minacciare gli interessi cinesi, ma la partecipazione di società occidentali potrebbe aumentare i rischi. In conclusione, la presenza russa in Abkhazia e il potenziale uso bellico della base navale a Ochamchire rappresentano un serio rischio di coinvolgimento indiretto della Georgia in conflitti regionali.
di Giuseppe Gagliano
Presidente del Centro Studi Strategici Carlo De Cristoforis (CESTUDEC)
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