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Posts tagged as “russia”

L’URSS? LA DISTRUSSE IL SESSO

di Paul Goble  La recente scomparsa dell’importante sessuologo russo sovietico Lev Shcheglov ha spinto un commentatore di Mosca ad affermare che furono i commenti dello studioso sulla sessualità a dare ai russi la sensazione di poter controllare i propri corpi e quindi controllare le anche le proprie vite . Di conseguenza, dice Dmitry Gubin, i russi non pensavano più che lo Stato potesse o dovesse controllare tutto. E così, incoraggiati da Shcheglov e altri ad adottare un approccio più indipendente alla loro sessualità, hanno pensato di avere il diritto di avere un approccio più libero anche ad altre cose. Quel nuovo atteggiamento, espresso nel famoso motto dell’era sovietica “in URSS non c’è sesso perché il Governo non vuole parlarne”, ha spinto le persone a credere che avrebbero dovuto avere il controllo di molte più cose relative alla loro vita. Proprio il genere di atteggiamento che il regime non poteva tollerare.

AGRICOLTURA RUSSA, DALL’IZBA ALLA HOLDING

di Fulvio Scaglione – Una cosa russa che più russa non si può, ovvero piena di contraddizioni e sorprese, è l’agricoltura. Il 30% della popolazione rurale non dispone di strade asfaltate; il 45% non dispone di acqua sicuramente sana e potabile; solo il 5% dei contadini ha accesso a vere fognature, un dato oggi uguale a quello del 1990. Ma l’esportazione di prodotti agricoli e generi alimentari nel 2019 ha portato alla Federazione 25 miliardi di dollari, più dell’industria degli armamenti; i contadini russi producono il 13% di tutto il grano commerciato nel mondo e il 23% di tutti i cereali commerciati nel mondo. Un condizione che a volte attrae ironie ma pone a chi governa il Paese questioni di non poco conto.

ROMPIGHIACCIO NUCLEARI, LA SFIDA ALL’ARTICO

La Russia ha piani molto ambiziosi per l’Artico e le rompighiaccio nucleari più potenti del mondo garantiranno la sua presenza in questa regione di cruciale importanza strategica. In base alla strategia per lo sviluppo della zona artica fino al 2035, approvata dal Presidente della Federazione Russa, verranno costruite tre rompighiaccio di classe LK-120YA Leader. Che cos’hanno di nuovo queste navi e quali compiti dovranno assolvere?

GAS RUSSO, DIVERSIFICARE CONVIENE ALL’EUROPA?

di Fulvio Scaglione – E così Joe Biden ha invitato Svetlana Tikhanovskaja, la dissidente bielorussa che dall’esilio in Lituania si è autoproclamata vincitrice delle elezioni presidenziali e unica rappresentante del proprio Paese, alla cerimonia con cui, il 20 gennaio, farà l’ingresso alla Casa Bianca da Presidente. La cosa ha importanza soprattutto per ciò che fa presagire. Ovvero, una rinnovata pressione sulla Russia all’interno del cosiddetto “vicino estero”, quello che il Cremlino vorrebbe conservare come spazio riservato di influenza. Non è che la presidenza Trump, tra sanzioni crescenti e operazioni Nato ai confini, sia stata tenera con il Cremlino. Ma è facile prevedere che l’agenda clintobamiana di Biden punterà molto su diritti civili e democrazia per mettere in difficoltà la Russia, già descritta come “la più grande minaccia” alla sicurezza degli Stati Uniti. Altrettanto facile è prevedere l’altro pedale che la nuova amministrazione americana si troverà a pigiare, con l’aiuto di un consistente pacchetto di Stati della Ue: il gas russo, le forniture energetiche dalla Russia all’Europa.