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Posts tagged as “russia”

AGRICOLTURA RUSSA, DALL’IZBA ALLA HOLDING

di Fulvio Scaglione – Una cosa russa che più russa non si può, ovvero piena di contraddizioni e sorprese, è l’agricoltura. Il 30% della popolazione rurale non dispone di strade asfaltate; il 45% non dispone di acqua sicuramente sana e potabile; solo il 5% dei contadini ha accesso a vere fognature, un dato oggi uguale a quello del 1990. Ma l’esportazione di prodotti agricoli e generi alimentari nel 2019 ha portato alla Federazione 25 miliardi di dollari, più dell’industria degli armamenti; i contadini russi producono il 13% di tutto il grano commerciato nel mondo e il 23% di tutti i cereali commerciati nel mondo. Un condizione che a volte attrae ironie ma pone a chi governa il Paese questioni di non poco conto.

ROMPIGHIACCIO NUCLEARI, LA SFIDA ALL’ARTICO

La Russia ha piani molto ambiziosi per l’Artico e le rompighiaccio nucleari più potenti del mondo garantiranno la sua presenza in questa regione di cruciale importanza strategica. In base alla strategia per lo sviluppo della zona artica fino al 2035, approvata dal Presidente della Federazione Russa, verranno costruite tre rompighiaccio di classe LK-120YA Leader. Che cos’hanno di nuovo queste navi e quali compiti dovranno assolvere?

GAS RUSSO, DIVERSIFICARE CONVIENE ALL’EUROPA?

di Fulvio Scaglione – E così Joe Biden ha invitato Svetlana Tikhanovskaja, la dissidente bielorussa che dall’esilio in Lituania si è autoproclamata vincitrice delle elezioni presidenziali e unica rappresentante del proprio Paese, alla cerimonia con cui, il 20 gennaio, farà l’ingresso alla Casa Bianca da Presidente. La cosa ha importanza soprattutto per ciò che fa presagire. Ovvero, una rinnovata pressione sulla Russia all’interno del cosiddetto “vicino estero”, quello che il Cremlino vorrebbe conservare come spazio riservato di influenza. Non è che la presidenza Trump, tra sanzioni crescenti e operazioni Nato ai confini, sia stata tenera con il Cremlino. Ma è facile prevedere che l’agenda clintobamiana di Biden punterà molto su diritti civili e democrazia per mettere in difficoltà la Russia, già descritta come “la più grande minaccia” alla sicurezza degli Stati Uniti. Altrettanto facile è prevedere l’altro pedale che la nuova amministrazione americana si troverà a pigiare, con l’aiuto di un consistente pacchetto di Stati della Ue: il gas russo, le forniture energetiche dalla Russia all’Europa.

TRA ISLAM E ROMANOV, LA TERZA VIA DI PUTIN

di Emanuel Pietrobon – Esiste un Paese dalla posizione geografica unica e dove l’islam ha un’importanza centrale nella vita pubblica e nell’elaborazione della politica estera da parte dei decisori politici. In questo Paese operano più di 5mila organizzazioni islamiche, sono presenti circa 8mila moschee, la popolazione musulmana è maggioritaria in almeno sei Repubbliche e rappresenta tra il 10% e il 20% a livello nazionale. Questo Paese, inoltre, ha un Presidente che regala copie del Corano ai propri alleati e cita alcune delle sure più belle in occasione delle festività pubbliche e per indurre Stati terzi a cessare le ostilità quando si trovano in guerra. Questo Paese, che ad un primo sguardo si potrebbe tentare di localizzare geograficamente in Nord Africa, in Medio Oriente o in Asia meridionale, giace tra l’Europa orientale e l’Asia settentrionale e ha una storia millenaria che, paradossalmente, affonda le proprie radici in una religione che non è l’islam, è il cristianesimo ortodosso. Questo Paese è la Russia.