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Posts tagged as “internet”

PROPAGANDA RUSSA, L’OSSESSIONE

Ci chiediamo spesso a chi serva e quali scopi abbia l’ossessiva campagna contro la propaganda russa in Italia, contro le ingerenze russe che cercano di orientare la politica e l’opinione pubblica italiana in senso pro-Mosca e, nell’attuale contingenza, anti-Kiev. Un senso deve pure averlo, questa campagna di allerta perenne così esagerata rispetto alle dimensioni del problema. È ovvio che i russi fanno propaganda, ovunque e comunque possano. Allo scopo, per costruirsi un certo soft power e far passare la propria linea, avevano lanciato tutta una serie di mezzi di comunicazione, tradizionali e social, come Russia Today e Sputnik, tra l’altro ben distribuiti in giro per il mondo (ma bloccati dall’inizio dell’invasione russa). È ciò che fanno tutte le potenze, in buona o in cattiva fede. Ma l’esagerazione resta e proviamo a vederne qualche aspetto.

Russia Unita in una Russia meno unita

E insomma, anche questa volta Russia Unita l’ha sfangata e potrà continuare a controllare la Duma.  Diamo un’occhiata ai dati, senza le isterie degli pseudoesperti che, quando si tratta di Russia, spuntano come i funghi. Mica c’è stata tanta differenza, rispetto alle elezioni del 2016. Allora (2016) affluenza al 47,88%, Russia unita al 54,18% e il Partito Comunista al 13,34%. Oggi (con il 99,77% dei voti scrutinati), Russia Unita al 49,84% e i comunisti al 18,95, con l’affluenza intorno al 52%. Chi parla oggi di buona affluenza dimentica che quella del 2016 fu la più bassa della storia, in Russia. E chi sottolinea che Russia Unita è andata in crisi, dimentica quanto contasse nel 2016 l’effetto traino della crisi in Ucraina e Crimea. E trascura il fatto che il 5% guadagnato dal Partito Comunista in questo voto è in gran parte dovuto a un trasferimento di consensi da Russia Unita. Assai più radicale del partito di Putin, per esempio nei rapporti con l’Occidente, quello di Zyuganov rappresenta la contestazione (da destra) istituzionale. Gli scontenti votano Partito Comunista sapendo che, in ogni caso, Zyuganov alla Duma voterà con Putin. E dubito molto, come scrive anche Marco Bordoni nel suo articolo, che il leader dei comunisti metterà a rischio l’attuale buona sorte per trasformarsi in un oppositore vero.

SICUREZZA, PER LA RUSSIA VUOL DIRE…

di Giuseppe Gagliano     Il 3 luglio il presidente Vladimir Putin ha firmato una nuova strategia di sicurezza nazionale per la Russia. Quest’ultima versione si basa sulle idee contenute nella strategia precedente, firmata  il 31 dicembre 2015. Nel documento, frutto del lavoro del Consiglio di Sicurezza, in 44 pagine vengono chiaramente delineati gli interessi nazionali e le priorità strategiche della Federazione Russa.

LA VITA SEGRETA DEGLI ESORCISTI RUSSI (1)

di Anastasia Lotareva       La Chiesa ortodossa russa ha annunciato un documento per regolare l’attività degli esorcisti. Ne abbiamo parlato con un teologo che è anche esorcista. Quali sono le pratiche degli esorcismi nella presso gli ortodossi? Che cosa cambierà con le nuove regole? Perché regolamentare il “rapporto”, ovvero l’esorcismo, è così importante per la Chiesa ortodossa russa?

RETE GIU’ IN RUSSIA: SOLO UN GUASTO?

Nella giornata di ieri (per la precisione, fino alle 14,45 ora locale) la Rete russa ha vissuto un down di proporzioni inedite. Il 92% degli utenti di Rostelekom, il maggiore prevede Internet di Russia, ha denunciato difficoltà di funzionamento. Per ore sono stati irraggiungibili i siti della Presidenza, del Governo, del Primo Ministro, del Comitato Investigativo, di Rockomnadzor (l’Agenzia federale per i diritti del consumatore e la protezione del malato), della Procura generale di Russia, della Duma (camera bassa del Parlamento), del ministero dell’Industria e del Commercio, del Consiglio di Sicurezza e del ministero dello Sviluppo Economico. Sono rimasti bloccati gli Internet banking di Alfa Bank, Qiwi, BTB e delle Poste russe. Altre aziende e istituzioni (per esempio l’agenzia Tass o il motore di ricerca Yandex, il più frequentato del Paese) hanno patito grosse difficoltà.  Così a lungo, e soprattutto in modo così mirato ai centri decisionali, la Rete russa non era mai stata a terra. Identico problema in molte regioni: Rete fuori uso per i siti del Governo locale, della magistratura e delle forze dell’ordine di Celyabinsk, Kusk e Murmansk, difficoltà in molti altri centri.

CELLULARI SENZA SEGRETI SE PASSA LA LEGGE

Il ministero dello Sviluppo Informatico,  diretto dal ministro Maksut Shadaev, ha proposto di rendere possibile la registrazione di informazioni relative alle chiamate da e per i cellulari, il loro costo e la loro durata, nonché sulla posizione dei telefoni cellulari stessi, superando le norme sulla segretezza delle comunicazioni. Il Ministero sta discutendo un apposito progetto di legge con gli operatori del settore e con gli altri dicasteri interessati. Secondo tale progetto,  il ministero dell’Interno, l’FSB e l’UST potrebbero chiedere agli operatori telefonici e ottenere tali informazioni anche senza l’autorizzazione del giudice. Ma se l’idea del Ministero fosse accolta, i dati in tal modo ottenuti non potrebbero essere contestati né espunti dai procedimenti giudiziari. Nel frattempo, lo stesso ministero dello Sviluppo Informatico ha preparato gli emendamenti alla Legge sulle Comunicazioni che, appunto, consentirebbero al ministero degli Affari Interni, all’FSB e all’UST di ottenere i dati sulle telefonate anche senza una decisione del tribunale.

Protesta pro-Navalny, due lezioni da studiare

di Fulvio Scaglione    Circola una statistica, nei media russi, secondo cui il 42% di tutti coloro che ieri sono scesi in strada nella protesta a favore di Aleksej Navalny partecipavano per la prima volta a una manifestazione di protesta. Vero o no che sia, nessuno può sottostimare o, peggio, ignorare la lezione di quanto è successo ieri in 111 città della Russia.

COSI’ L’ HI-TECH CINESE CONQUISTA LA RUSSIA

Guardando i principali investimenti cinesi in Russia, è subito evidente che quasi tutti i progetti ricevono sostegno governativo al massimo livello, per considerazioni strategiche. Non sorprende, quindi, che la maggior parte di essi si concentri sull’energia e siano implementati da giganti statali come la CNPC e le società petrolifere Sinopec o il Silk Road Fund. Ci sono, tuttavia, eccezioni a questa regola e si tratta di società tecnologiche private cinesi, che spesso si rivelano molto più dinamiche delle società statali che ricevono cospicui aiuti. I giganti dell’hi-tech cinese come Huawei e Alibaba, guidati solo da principi di mercato, stanno incorporando silenziosamente la Russia in una Pax Sinica tecnologica, mentre le sanzioni occidentali accelerano il processo.

Reati in aumento nel 2020. E in Rete…

Irina Volk, portavoce del ministero degli Interni della Federazione Russa, ha diffuso alcune statistiche sulla criminalità in Russia nel periodo gennaio-novembre 2020. Nel Paese si è avuto in quel periodo un leggero aumento dei reati, pari all’1,2%, con un dato più preoccupante per i crimini, cresciuti del 17,4%. L’aumento è stato registrato in 50 degli 85 soggetti della Federazione, con la punta più negativa nella città a statuto speciale di Sebastopoli, dove i reati sono cresciuti del 40%.