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I “REGALI” DELLA COREA DEL NORD

Secondo un preoccupato rapporto del ministero della Difesa della Corea del Sud, la Russia potrebbe essere vicina a una svolta nella guerra in Ucraina, grazie a un progresso negli armamenti.  Oltre al missile balistico tattico KN-25, Mosca starebbe per ricevere dalla Corea del Nord diversi nuovi sistemi missilistici. Gli analisti militari sudcoreani ritengono che alla Russia siano stati consegnati due tipi di sistemi tattici operativi. Il KN-23, che è un analogo del russo Iskander, un missile capace di portare una testata da 500 chilogrammi a una distanza massima di 450 km. Raggiunge un’altezza massima di 50 km e vola lungo una traiettoria quasi balistica (cioè può manovrare), motivo per cui è un obiettivo difficile per tutti i sistemi di difesa aerea. La portata può essere aumentata a 690 km riducendo la massa della testata.  E il KN-24, un analogo dei missili americani MGM-140 ATACMS. Copia il design di un missile americano e, a quanto pare, svolge un ruolo simile: supportare le truppe sul campo di battaglia distruggendo comandi nemici, magazzini, aeroporti dell’aviazione militare e complessi di difesa aerea. E l’autonomia di questo sistema è maggiore: 410 km contro i 300 km dell’americano.

Inoltre, sempre secondo i sudcoreani, attraverso il porto di Rajin sarebbero stati inviati in Russia circa 2 mila container carichi di munizioni. L’intelligence sudcoreana non sa che cosa contenessero esattamente. Ma gli specialisti comprendono l’entità delle forniture. Si tratta dell’invio di circa 1 milione di proiettili. Se contenevano razzi da 122 mm per il sistema Grad, i russi avrebbero ricevuto circa 200mila proiettili. Si presume che alcuni contenitori possano essere caricati anche con munizioni e proiettili per carri armati T-62 e T-55.

Quindi… Le consegne di missili balistici KN-23 e KN-24 dalla Corea del Nord potrebbero ampliare le capacità dell’esercito russo di colpire le retrovie ucraine. Mentre l’arrivo del KN-25 potrebbe cambiare gli equilibri sul campo di battaglia. Proprio come speravano di fare gli ucraini con le armi occidentali che non hanno ricevuto o hanno ricevuto solo in parte.

Lettera da Mosca

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