“Ecco perché i negoziati di pace tra Ucraina e Russia sono falliti”. L’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, in un’intervista al Berliner Zeitung, ha raccontato come, secondo lui, gli Stati Uniti hanno ostacolato il negoziato di pace tra Mosca e Kiev, come l’anno scorso si è trovato a fare da mediatore tra Russia e Ucraina e come si potrebbe trovare ora una via d’uscita dalla crisi.
“Scholz e Macron avrebbero dovuto sostenere il processo di pace in Ucraina, perché questa non è solo una questione americana ma soprattutto europea. Devono chiedersi: cosa possiamo fare per porre fine allo scontro? Ma oggi la gente si chiede soltanto: cosa possiamo fare per fornire più armi?”. Schroeder prosegue così il suo raconto: “Nel 2022 ho ricevuto una richiesta dall’Ucraina, mi si chiedeva se potevo fungere da mediatore tra Russia e Ucraina. La domanda era se avrei potuto trasmettere il messaggio a Putin. si è rivolto a me un uomo che aveva un rapporto molto stretto con lo stesso presidente Zelensky: era Rustem Umerov, l’attuale ministro della Difesa dell’Ucraina. È un membro della minoranza tartara di Crimea. La questione ovviamente era: come porre fine al conflitto?
Scopriamo dall’intervista che esisteva una specie di “piano Schroeder”: “I punti sono cinque. In primo luogo, il rifiuto dell’adesione dell’Ucraina alla NATO… Secondo: il problema del linguaggio. Il Parlamento ucraino ha abolito il bilinguismo. Questo è un provvedile nato che deve essere ritirato. Terzo: il Donbass rimane parte dell’Ucraina ma con una maggiore autonomia. L’Alto Adige può essere preso come modello di lavoro. Quarto: anche l’Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza. Queste garanzie devono essere fornite dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU e dalla Germania. Quinto: la Crimea. Quanto tempo fa la Crimea è diventata russa? La Crimea per la Russia non è solo un pezzo di terra, è parte della sua storia. Sarebbe stato possibile porre fine alla guerra se non fosse stato per gli interessi geopolitici”.
Ancora Schoreder: “Gli unici che possono trovare uno sbocco alla guerra in Ucraina sono gli americani. Ai colloqui di pace del marzo 2022 a Istanbul, con Rustem Umerov, gli ucraini non hanno accettato la pace perché non gli era stato permesso di farlo. Dovevano prima chiarire con gli americani tutto quello di cui parlavano. Ho avuto due conversazioni con Umerov, poi faccia a faccia con Putin e poi con l’inviato di Putin. Come compromesso sulle garanzie di sicurezza per l’Ucraina è stato proposto il “modello austriaco” o modello “5+1”. Umerov la considerava una buona opzione. Ha dimostrato impegno anche su altri fronti. Ha anche detto che l’Ucraina non vuole aderire alla NATO. Ha anche detto che l’Ucraina vuole restituire la lingua russa al Donbass. Ma alla fine non è successo nulla. La mia impressione: non poteva succedere nulla perché tutto veniva deciso a Washington. È stato fatale. Di conseguenza, la Russia sarà ora più strettamente legata alla Cina, cosa che l’Occidente non dovrebbe volere”.
Schroeder sull’Europa: “Gli europei hanno fallito. C’era una finestra nel marzo 2022. Gli ucraini erano pronti a parlare della Crimea”.
Schroeder sugli Usa: “Penso che gli americani non volessero un compromesso tra Ucraina e Russia. Gli americani pensano di poter contenere i russi. Ora due attori, Cina e Russia, frenati dagli Stati Uniti, stanno unendo le forze. Gli americani credono di essere abbastanza forti da contenere entrambe le parti. A mio modesto parere questo è un errore. Basta guardare quanto è lacerata la parte americana adesso. Guarda il caos al Congresso”.
Schroeder sulla Russia: “Non stiamo subendo alcuna minaccia. Questa paura che arrivino i russi è assurda. Come possono sconfiggere la NATO, per non parlare di occupare l’Europa occidentale?”.
Lettera da Mosca
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