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LA DUMA ALL’ATTACCO DI MCDONALD’S

Oltre a Nestlé e Coca-Cola, è necessario “fare i conti” anche con McDonald’s, che influisce negativamente sulla cultura alimentare dei russi. Lo sostiene Gennady Onishchenko, primo vice presidente della Commissione per l’istruzione e la scienza della Duma. Secondo Onishchenko, inoltre, che la Russia dovrebbe gradualmente abbandonare l’uso di contenitori di plastica, passando a materiali biodegradabili. “Per quanto riguarda Nestlé”, dice, “non è che devi prendere e metterla al bando. Si può però fare loro questa proposta: o cambi la tua politica o semplicemente ti cacciamo dal nostro mercato. Dopo tutto, questi non sono prodotti essenziali. E poi dobbiamo occuparci anche di McDonalds. Questo fast food in poco tempo ha praticamente distrutto una cultura alimentare vecchia di secoli. Oggi, grazie a McDonald’s, il pasto asciutto, tipo le patatine mangiate alla fermata dell’autobus, è considerato quasi la norma”.

Onishchenko non è solo un politico. È stato anche (dal 1996 al 2014) il medico capo della Federazione Russa, nel posto oggi occupato da Anna Popova. Ha quindi molti titoli, anche scientifici, da portare a sostegno delle proprie posizioni. Quel tipo di alimentazione, spiega,  influisce molto negativamente sul sistema endocrino e porta, tra le altre cose, all’obesità infantile. “È una tendenza pericolosa, che colpisce la salute, e come tale dev’essere affrontata”, aggiunge il medico-deputato. Anche perché l’impresa non è impossibile: ricorda Onishchenko che in alcuni Paesi, su pressione delle autorità locali, McDonald’s ha apportato modifiche al proprio menu, per renderlo più aderente alle abitudini e alla cultura alimentare del posto.

Onishchenko è animatore anche di un’altra campagna, quella per portare a discutere con gli industriali della plastica la possibilità di eliminare gradualmente gran parte della produzione per abbandonare l’uso di contenitori di plastica per il cibo e per l’acqua. Secondo lui, dovrebbero essere utilizzati solo bottiglie e contenitori biodegradabili. “Produciamo troppa acqua in contenitori di plastica. E se questo succede anche con bevande che contengono alcol, come la birra, diventa assolutamente inaccettabile”, ha detto. “La lobby della plastica da noi è molto forte. Tutti i miei tentativi di introdurre un divieto sui contenitori per bevande a bassa gradazione si sono schiantati su ragionamenti come “costa poco, la gente ha bisogno di bere”.

di Henry Dostoevskij

pubblicato su Daily Storm 

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