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I SUPER DRONI USA CONTRO LA RUSSIA

di Kris Osborn   Il Pentagono sta mettendo sempre più “occhi” nei cieli dell’Europa orientale, in quello che può essere visto come un rapido progresso verso il rafforzamento della deterrenza contro la Russia in tutto il continente, una serie di iniziative che includono anche esercitazioni e addestramenti più multinazionali, sviluppo di missili da crociera e di risorse di sorveglianza in aree strategicamente vitali grazie a una serie di nuovi droni.

Il 25 ° Gruppo d’attacco dell’aeronautica militare Usa sta spostando la sua attenzione dalle operazioni del Comando centrale in Medio Oriente a sostegno delle campagne in Afghanistan e contro ciò che resta dell’ISIS, a operazioni aeree sempre più impegnative in Europa. Uno sforzo che include l’invio di droni MQ-9 Reaper in Romania. “Un sistema d’arma”, dice un recente rapporto dell’aviazione militare, “in continua evoluzione, che può trovare grande spazio nelle iniziative dell’Air Force per operare in e da ambienti contesi contro avversari di quasi pari livello”.

Questo sviluppo è significativo non solo perché fornisce un genere di sorveglianza di cui si sentiva molto l’esigenza nelle aree potenzialmente contese o comunque sottoposte a tensioni nell’Europa Orientale, ma anche perché rappresenta l’evoluzione tattica del drone Reaper: da arma valida soprattutto nelle missioni antiterrorismo e come supporto alla sorveglianza di ribelli e terroristi, a strumento di combattimento aereo capace di fornire un enorme valore aggiunto anche in una guerra potenzialmente massiccia e con grande dispiego di forze. Peraltro il Reaper ha mostrato chiaramente, negli attacchi contro i gruppi terroristici, tutta l’efficacia e la precisione con cui è in grado di rintracciare e distruggere gli obiettivi nemici, qualità che potrebbero rivelarsi preziose anche in conflitti di vaste dimensioni.

Anche se l’MQ-9 Predator non può in senso stretto essere considerato “stealthy”, l’Air Force da diversi anni lavora sul drone per adattarlo a un campo di battaglia in cui debba operare contro un nemico tecnologicamente sofisticato. Le difese e gli armamenti del Reaper sono stati notevolmente miglioratia negli ultimi anni con l’aggiunta di missili aria-aria AIM-9X. L’MQ-9 Reaper attualmente lancia missili AGM-114 Hellfire, un’arma a guida laser da 500 libbre chiamata GBU-12 Paveway II e munizioni di attacco diretto che sono bombe a caduta libera progettate con un GPS e navigazione inerziale Kit guida sistemi.

L’Air Force attualmente gestisce più di 100 droni MQ-9 Reaper e negli ultimi anni ha iniziato a configurarli con serbatoi di carburante aggiuntivi per raggiungere un’autonomia di 1.150 miglia. Gli ultimi aggiornamenti dell’MQ-9 Reaper sono progettati per aggiungere due serbatoi di carburante e arrivare, dalle attuali sedici ore di volo, a più di ventidue. Innovazioni che potrebbero avere grande importanza nell’Europa orientale, data la grande estensione del confine russo. Le risorse di sorveglianza saranno probabilmente richieste in Europa sia a Nord-Ovest, vicino ai Paesi baltici, sia nelle principali aree a Sud-Est, sul Mar Nero e in Paesi come la Romania.

di Kris Osborne

Pubblicato da The National Interest

 

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3 Comments

  1. carlo geneletti carlo geneletti 24 Febbraio 2021

    deterrenza? Smettiamola di usare il linguaggio occidentale per descrivere quella che è una pura e semplice aggressione. La Russia non minaccia nessuno. Siamo noi che la minacciamo. Semmai è la Russia che fa deterrenza.
    E poi, mi sa dire quali sono le aree contese al confine con la Russia? Non so, la NATO ha messo gli occhi su Kaliningrad?

  2. Alexfaro Alexfaro 5 Marzo 2021

    I cosidettti “droni” cioè velivoli senza pilota a bordo ma pilotati da un operatore a terra,sono utili,anzi,quasi indispensabili se usati contro un nemico od avversario privo di una aeronautica militare e/o una difesa antiaerea appena appena,degna di questo nome,vedasi il caso dell’ISIS o di altri gruppi di terroristi e/o guerriglieri,in varie parti del mondo(Libia,Siria,Yemen ecc…)e compreso quello recente dell’Armenia contro l’Azebairgian x il controllo del Nagorno-Karabak,dove i droni Turchi,hanno fatto strage di veicoli,corazzati artiglierie e bunker o postazioni militari armene o delle milizie Nagornesi-Karabakiane,totalmente prive o quasi sia di una aviazione o di una difesa antiaerea efficiente.
    Ma contro le forze armate dei seguenti paesi: Russia,Bielorussia,Iran,Corea del nord,ed altri i quali posseggono sia una aviazione molto efficiente sia una difesa antiaerea cd a più strati,a mio avviso sono virtualmente inutili,salvo forse x la ricognizione vicina e/o alcuni attacchi contro posizioni poco fortificarte se queste rimangono x motivi contingenti prive di una difesa antiaerea decente.
    Alexfaro

  3. Alexfaro Alexfaro 5 Marzo 2021

    PS
    Scusate ma x la fretta ho dimenticato nei paesi di cui sopra di citare anche la RPC,il Vietnam,Venezuela ed altri
    Alexfaro

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