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Posts tagged as “lavoro”

NATALITA’, UN BUCO NELLA RUSSIA

Il Governo russo si è preparato a un ulteriore calo del tasso di natalità, al livello più basso dall’inizio degli anni Novanta. Ciò risulta dai materiali per il progetto di bilancio del Fondo sociale della Russia (lo SFR, che amministra le indennità di maternità e i sussidi mensili per la nascita di un bambino). Secondo le previsioni della FIS, nel 2023 nasceranno nel Paese 1.245 milioni di persone, il minimo dal 1999 (allora ne nacquero 1.215 milioni). Nel 2024, la cifra diminuirà del 5,8%, a 1,172 milioni di persone. Questo sarà il minimo dall’inizio degli anni Novanta. Nei successivi due anni coperti dalle previsioni, i tassi di natalità continueranno a diminuire, ma il ritmo rallenterà. Nel 2025 dovrebbero nascere 1.153 milioni di persone e 1.143 milioni nl 2026.

LA RUSSIA NON È UN PAESE PER GIOVANI?

Sette datori di lavoro su dieci non assumerebbero giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni perché pensano che questi mostrino scarso senso di responsabilità nei confronti del lavoro. È uno dei risultati dell’inchiesta che Rabota.ru, il più importante portale russo per la ricerca e l’offerta di lavoro, ha svolto in mille aziende del Paese. Il 56% (scelta multipla) dei rappresentanti d’azienda cita anche l’indisciplina come uno dei motivi per non considerare candidati di quella fascia d’età, e un altro 45% degli intervistati cita le aspettative troppo alte in relazione al salario.

Isolamento, un culto pericoloso

di Fulvio Scaglione     Di nuovo il culto dell’isolamento? Nel giro di pochissimi giorni, fonti autorevoli (dallo stesso ministro Lavrov in giù) del ministero degli Esteri russo ci hanno fatto sapere che i rapporti con la Nato sono azzerati e quelli con l’Unione Europea anche, mentre le relazioni con il Regno Unito (ambasciatore Andrej Klin dixit) sono “politicamente morte”. Di quelle con gli Usa, ovviamente, non stiamo nemmeno a parlare. Mentre il ministro Sergey Lavrov, inaugurando la visita di tre giorni in Cina, ha recuperato il tema della dedollarizzazione che, con il nuovo Governo, nominato poco più di un anno fa, sembrava essere stato rimosso dall’agenda politica russa.

DONNE E LAVORO, FINE DELLA LISTA NERA

Quasi tutti i giorni feriali, Yelena Lysenko-Saltykova indossa l’uniforme blu scuro e sale nella carrozza di un treno elettrico per pendolari per traghettare i passeggeri tra la stazione ferroviaria Kievsky di Mosca e il sobborgo di Novoperedelkino. Non è qualcosa che dà per scontato. In qualità di prima macchinista donna di treni leggeri in Russia, Lysenko-Saltykova, 25 anni, fa parte di una piccola ma crescente fascia di donne che svolgono lavori che sono stati impossibili per decenni fino al gennaio scorso, quando la Russia ha tagliato l’elenco delle occupazioni vietate alle donne da 476 a 100. “Sono davvero felice di poter finalmente svolgere il lavoro che ho sempre sognato”, ha detto: “Alcune persone pensavano che fosse impossibile, ma tutto è possibile quando credi in te stesso e trovi persone disposte ad appoggiarti”.