di Roberto Favazzo Le tensioni tra l’Ucraina, la Russia e quindi l’Unione Europea potrebbero profondamente ledere gli interessi francesi in Russia, a cominciare da quelli petroliferi, cui il presidente Macron non è certo indifferente. Ci riferiamo al colosso francese TotalEnergies, che sta realizzando il mega-progetto sul gas Arctic Lng 2 in Russia in collaborazione con Novatek, di proprietà degli oligarchi Leonid Mikhelson e Gennady Timchenko. Considerato un caro amico di Vladimir Putin, Timchenko è stato a lungo nel mirino di Washington. Era stato, infatti, inserito il 20 marzo 2014 nella “lista degli oligarchi”. Ma Timchenko è soprattutto condirettore della Camera di commercio e industria franco-russa (Cci Francia-Russia) insieme al Ceo di TotalEnergies, Patrick Pouyanné, che è anche membro – come quest’ultimo – del Trianon Dialogue, l’organo consultivo franco-russo voluto da Emmanuel Macron e Vladimir Putin.
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di Fulvio Scaglione Rostislav Ishchenko, ucraino di nascita e russo d’adozione, è uno dei politologi più puntuti di Russia. Molto ascoltato, spesso intervistato…
Secondo un rapporto della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), gli incendi da record nell’estremo Nord-Est della Russia nel 2020 sono collegati ai forti cambiamenti…
La Russia ha piani molto ambiziosi per l’Artico e le rompighiaccio nucleari più potenti del mondo garantiranno la sua presenza in questa regione di cruciale importanza strategica. In base alla strategia per lo sviluppo della zona artica fino al 2035, approvata dal Presidente della Federazione Russa, verranno costruite tre rompighiaccio di classe LK-120YA Leader. Che cos’hanno di nuovo queste navi e quali compiti dovranno assolvere?
di Riccardo Allegri – A causa del cambiamento climatico determinato dal riscaldamento globale, il Polo Nord si è ridotto di oltre due terzi nel corso degli ultimi trentacinque anni. I ghiacci si stanno sciogliendo e le conseguenze ambientali di questo fenomeno potrebbero essere catastrofiche. Nell’immediato però, il ritiro dei ghiacci ha generato numerose opportunità per un ristretto numero di Paesi. La regione polare è molto importante dal punto di vista strategico. Durante la Guerra Fredda, i mari artici sono stati teatro di numerose operazioni di pattugliamento e spionaggio da parte delle due superpotenze mondiali, Usa e Urss. Il motivo è abbastanza logico: proprio in questa regione i due paesi arrivano quasi a toccarsi, basti pensare che gli Stati Uniti acquistarono l’Alaska proprio dalla Russia, per 7,2 milioni di dollari nel 1867.