di Giuseppe Gagliano È consueto e prevedibile che durante le guerre vi sia un progressivo e graduale accentramento del potere. Nel caso della Russia l’ex Presidente ed ex primo ministro Dmitry Medvedev, fedelissimo del presidente Vladimir Putin e un vero “falco” nella gestione della crisi con l’Ucraina, oltre a essere vicepresidente presso il Consiglio di sicurezza nazionale, è stato nominato responsabile del Comitato interministeriale per le infrastrutture critiche. Lo scopo del comitato ora diretto da Medvedev è salvaguardare la sicurezza del complesso industriale e militare russo di fronte ad attacchi anche di natura cibernetica. Data la delicatezza dell’incarico, Medvedev sarà affiancato da tre personalità di una certa rilevanza all’interno dell’apparato russo, e cioè il vice-premier Dmitri Chernyshenko, il vice ministro della Difesa Yuri Borisov e la responsabile del Direttorato presidenziale per lo Sviluppo della Tecnologia Informatica e delle Comunicazioni Tatyana Matveeva.
Dal punto di vista strettamente tecnico il comitato vedrà naturalmente la presenza di alcuni dei principali responsabili dei servizi di sicurezza fra i quali Aleksander Bortnikov, capo dell’FSB, e Sergey Naryshkin, direttore dell’SVR.
di Giuseppe Gagliano
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