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Posts tagged as “consenso”

ALESSANDRO III, ECCO PERCHE’ PIACE A PUTIN

di Marco Bordoni – Un paio di settimane fa, nell’incantevole scenario della reggia di Gatchina, nei sobborghi pietroburghesi, Putin ha inaugurato un monumento ad Alessandro III. Nell’elegante palazzo progettato per Grigorj Orlov da Antonio Rinaldi, lo zar cosiddetto “pacificatore” trascorse gran parte del proprio regno. Non è il primo omaggio di Putin ad Alessandro: nel 2017 aveva tagliato il nastro di una statua simile, piazzata in Crimea, nel palazzo di Levadia, e ne aveva elencato i successi: “Autorità internazionale della Russia rafforzata con la fermezza non con le concessioni, rapida crescita economica di pari passo con un riarmo che ha rafforzato l’esercito e la marina, fioritura di cultura e arte, grazie al richiamo alle tradizioni”.

NAVALNY E LA SVOLTA DEL CREMLINO

di Giovanni Pigni   L’ora più buia  sembra giunta per Aleksey Navalny e i suoi sostenitori. La Procura di Mosca vuole bollare come “estremista” l’organizzazione del principale dissidente russo, di recente condannato a due anni e otto mesi di carcere. Secondo l’accusa, “nascondendosi dietro slogan liberali”, il movimento mirerebbe a “destabilizzare la situazione sociale e politica del Paese”. Per le organizzazioni estremiste sono previste condanne penali non solo per organizzatori e membri, ma anche per i finanziatori e per chi diffonde materiale online. In sostanza, in caso di sentenza sfavorevole, il movimento di Navalny verrebbe messo fuorilegge: un colpo durissimo, se non fatale, per l’opposizione non sistemica – termine che indica i movimenti al di fuori dell’establishment politico leale al Cremlino – di cui Navalny è diventato di fatto il leader.

PERCHÈ LA MAGGIORANZA STA CON PUTIN

di Andrey Kolesnikov   Il russo medio non è contento della situazione nel Paese, ma il malcontento non lo spinge a unirsi all’opposizione o ai movimenti della società civile. Al contrario, come ho provato a spiegare nell’articolo precedente, si sente infastidito quando un leader come Aleksey Navalny o chiunque altro sfida la sua visione del mondo, nella misura in cui il conformismo a volte si trasforma in un rifiuto aggressivo di tutti quei segmenti della società che sono critici verso il Governo. Questo articolo proverà a esaminare che cosa ha influenzato l’umore della maggioranza silenziosa e se un cambiamento sia ora possibile, dopo le proteste di gennaio e febbraio e prima dell’ipotetica campagna di protesta di primavera.

PUTIN SI TIENE LUKASHENKO E PERDE I BIELORUSSI

Se ci si basa solo sulla retorica, la posizione della Russia in Bielorussia dopo lo scoppio delle proteste per le elezioni presidenziali sembra positiva. Le testate giornalistiche pro-regime hanno elogiato la Russia come un alleato affidabile disposto a sostenere la Bielorussia in un momento difficile, e così ha fatto lo stesso Lukashenko. Anche i leader dell’opposizione parlano abbastanza calorosamente di Mosca, nella speranza che sia neutrale, addirittura di sostegno, in caso di cacciata di Lukashenko. Gli ultimi sondaggi, tuttavia, suggeriscono che l’opinione dei bielorussi sulla Russia è plasmata da qualcosa di più della semplice retorica dei politici. Il sostegno di Mosca a Lukashenko è già costato la simpatia di parte della popolazione e il sentimento filo-russo è sempre più associato al sostegno al regime.