Sei stimati direttori di altrettanti autorevoli quotidiani italiani alcuni giorni fa hanno firmato un appello per la liberazione di Evan Gershkovich, 31 anni, giornalista del Wall Street Journal arrestato dall’FSB russo a Ekaterinburg e ora detenuto a Mosca, nel carcere di custodia preventiva di Lefortovo, con l’accusa di spionaggio. Gershkovich, figlio di Ella e Mikhail Gershkovich, ebrei russi esuli negli Usa nel 1979 (è facile riconoscere in quell’Evan un tradizionale e anglicizzato Ivan russo), era al secondo viaggio in un mese nel grande centro degli Urali. L’arresto ha fatto di lui il primo giornalista occidentale arrestato in Russia con l’accusa di spionaggio dalla fine della Guerra Fredda. Myrotvorets
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di Giuseppe Gagliano Il capo delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny è in stretto contatto con un gruppo di oppositori del regime del presidente bielorusso Alexandr Lukashenko. Lo scopo è quello di dare attuazione concreta a una unità speciale denominata “seconda legione internazionale”, in riferimento alla legione internazionale per la difesa territoriale dell’Ucraina. Composta da 500 soldati bielorussi, la seconda legione è comandata dall’ucraino Ruslan Miroshnitshenko. Un altro uomo chiave è l’ex paracadutista delle forze di sicurezza Valery Sakhashik, il ministro della Difesa ombra nel governo alternativo in esilio formato nel 2022 dalla politica bielorussa Svetlana Tikhanovskaya. Già nel 2022 Zaluzhny aveva cercato di creare un suo battaglione di volontari, il Reggimento Pagonia, ma l’iniziativa fallì anche a causa della mancanza di mezzi. Tuttavia allo stato attuale esistono altre legioni attive ed efficienti, come per esempio il reggimento Kalinovsky o il reggimento della Legione Bianca. In ultima analisi l’obiettivo dell’Ucraina e della seconda legione è quello di rovesciare l’attuale leader politico bielorusso e cioè Lukashenko.
Il ministero dello Sviluppo Informatico, diretto dal ministro Maksut Shadaev, ha proposto di rendere possibile la registrazione di informazioni relative alle chiamate da e per i cellulari, il loro costo e la loro durata, nonché sulla posizione dei telefoni cellulari stessi, superando le norme sulla segretezza delle comunicazioni. Il Ministero sta discutendo un apposito progetto di legge con gli operatori del settore e con gli altri dicasteri interessati. Secondo tale progetto, il ministero dell’Interno, l’FSB e l’UST potrebbero chiedere agli operatori telefonici e ottenere tali informazioni anche senza l’autorizzazione del giudice. Ma se l’idea del Ministero fosse accolta, i dati in tal modo ottenuti non potrebbero essere contestati né espunti dai procedimenti giudiziari. Nel frattempo, lo stesso ministero dello Sviluppo Informatico ha preparato gli emendamenti alla Legge sulle Comunicazioni che, appunto, consentirebbero al ministero degli Affari Interni, all’FSB e all’UST di ottenere i dati sulle telefonate anche senza una decisione del tribunale.
L’identità degli ufficiali dell’FSB e i dettagli del presunto avvelenamento di Aleksej Navalniy sono diventati noti a tutti a causa dell’atteggiamento superficiale degli stessi agenti nei confronti delle misure di sicurezza e segretezza. Sono state le bollette del cellulare a permettere a The Insider e a Bellingcat di scoprire che quel gruppo di persone aveva viaggiato spesso lungo gli stessi itinerari di Navalnyj, e che quelle persone si erano tenute in contatto tra loro e avevano trascorso molto tempo presso le strutture dell’FSB.