Press "Enter" to skip to content

Posts tagged as “prezzi”

SEMAFORO OVVERO: LIDL MADE IN SIBERIA

di Irina Pankratova e Oleg Khokhlov       Una nuova stella brilla nella vendita al dettaglio russa. La catena di supermercati in più rapida crescita nel 2020 è stata la Krasnoyarsk Svetofor (Semaforo). Con un fatturato di 189 miliardi di rubli (poco più di 2 miliardi di euro), l’azienda, di cui poche persone hanno sentito parlare a Mosca, si è classificata al settimo posto nell’elenco dei maggiori rivenditori di beni di largo consumo. Il punto di forza di Svetofor sono i prezzi, incredibilmente bassi. Gli imprenditori di Krasnoyarsk si sono ispirati al modello Walmart, ma sono andati molto oltre. Quello che hanno fatto ha pochi paragoni.

Quando Putin fa il cazziatone al Governo

A quanto pare, Vladimir Putin non è contento del suo Governo. Chi più chi meno, quasi tutti i ministri negli ultimi tempi si sono sentiti interpellare, in qualche caso apostrofare, per risultati che al Presidente non sono parsi adeguati. Ieri Putin ha lasciato cadere uno “speriamo che la campagna di vaccinazione possa accelerare i tempi” che deve aver fatto tremare qualcuno dalle parti del ministero della Salute guidato da Mikhail Murashko.

GAS RUSSO, DIVERSIFICARE CONVIENE ALL’EUROPA?

di Fulvio Scaglione – E così Joe Biden ha invitato Svetlana Tikhanovskaja, la dissidente bielorussa che dall’esilio in Lituania si è autoproclamata vincitrice delle elezioni presidenziali e unica rappresentante del proprio Paese, alla cerimonia con cui, il 20 gennaio, farà l’ingresso alla Casa Bianca da Presidente. La cosa ha importanza soprattutto per ciò che fa presagire. Ovvero, una rinnovata pressione sulla Russia all’interno del cosiddetto “vicino estero”, quello che il Cremlino vorrebbe conservare come spazio riservato di influenza. Non è che la presidenza Trump, tra sanzioni crescenti e operazioni Nato ai confini, sia stata tenera con il Cremlino. Ma è facile prevedere che l’agenda clintobamiana di Biden punterà molto su diritti civili e democrazia per mettere in difficoltà la Russia, già descritta come “la più grande minaccia” alla sicurezza degli Stati Uniti. Altrettanto facile è prevedere l’altro pedale che la nuova amministrazione americana si troverà a pigiare, con l’aiuto di un consistente pacchetto di Stati della Ue: il gas russo, le forniture energetiche dalla Russia all’Europa.