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Posts tagged as “gas”

CENTRALE DI OSTROVETS, LE PAURE DELL’UCRAINA

La centrale nucleare di Ostrovets, costruita in Bielorussia e finanziata dalla Russia, è vista nel Baltico, in Polonia e in Ucraina come un segno dell’espansionismo economico e militare del Cremlino. Ecco perché.

Nell’agosto del 2020, dopo dodici anni di lavori, sono iniziate le operazioni di avvio del primo reattore della centrale nucleare di Ostrovets. Ciò significa che la centrale diventerà operativa dal punto di vista commerciale nel primo trimestre del 2021. Da quel momento, la Bielorussia si trasformerà da importatore di elettricità in esportatore. Tutto questo, però, è solo virtuale, perché nessuno è disposto ad acquistare elettricità bielorussa. La Polonia e gli Stati baltici hanno espresso un rifiuto categorico. L’Ucraina ha capacità produttive che sono pienamente in grado di soddisfare la domanda sul mercato interno ed estero.

NORD STREAM 2: LA POLONIA ATTACCA LA RUSSIA MA MIRA ALLA UE

di Fulvio Scaglione

“Il lancio di Nord Stream 2 minaccia la continuità delle forniture di gas naturale alla Polonia. È anche molto probabile che inneschi un aumento dei prezzi, a danno dei consumatori polacchi. Il completamento del progetto aumenta la dipendenza dal gas russo: non solo per la Polonia, ma anche per altri Paesi europei. È inverosimile che delle corporation occidentali non lo capiscano e partecipino a un’impresa che non soltanto disturba la competizione nel mercato, ma costituisce pure una minaccia per la sicurezza energetica europea“. Con queste motivazioni, e a dispetto del fatto che Finlandia, Svezia, Danimarca e Germania (ovvero i Paesi per le cui acque territoriali il gasdotto dovrebbe passare) abbiano dato l’assenso, Tomasz Chrostny, presidente dell’Ufficio per la Concorrenza e la Protezione dei consumatori della Polonia, ha inflitto una multa record a Gazprom.

VISTO DA MOSCA: LA TURCHIA ALLA GUERRA DEL GAS

L’esplorazione dei giacimenti di gas nel Mediterraneo Orientale ha accresciuto l’importanza di quell’area agli occhi delle potenze locali. La maggior parte degli Stati europei per le risorse energetiche dipende dalle importazioni. Ciò significa che controllare nuove fonti di gas è importante per rafforzare la sicurezza energetica e diversificare le fonti di approvvigionamento di idrocarburi.

RUSSIA, CINA E IL SUICIDIO DELL’EUROPA

A osservare la politica dell’Occidente, Europa e America, nei confronti della Russia, viene da chiedersi se non stiamo assistendo a un lento, doloroso e inspiegabile tentativo di suicidio politico. Pare infatti che le nostre cancellerie facciano tutto ciò che possono per spingere sempre più la Russia verso le braccia della Cina. Si sforzino, cioè, di consegnare il più vasto deposito di risorse naturali (gas e petrolio, certo, ma anche una gamma vastissima di minerali indispensabili all’industria, oltre a oro e diamanti), la Russia appunto, all’influenza della potenza manifatturiera della Cina. Favorendo così i piani di Xi Jingpi e della dirigenza cinese, che punta ormai a sfidare gli Usa sul piano della competizione globale.