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Posts tagged as “politkovskaya”

IL DRAMMA DI NON CONOSCERE VORONEZH

di Fulvio Scaglione       La performance straordinaria della ministra degli Esteri inglese Liz Truss, che davanti all’omologo russo Lavrov ha mostrato di non sapere che Rostov e Voronezh sono due città russe, è stata oggetto di prese in giro e commenti sarcastici. Ma è un dramma, anzi, è forse “il” dramma vero, il primo che dovremmo affrontare. La realtà è proprio questa: la grande maggioranza di coloro che a vario titolo si occupano della Russia non conosce la Russia. Non parla la lingua, quindi non attinge alle fonti originali e, com’è normale che succeda, si abbevera ai centri di studio (quando va bene) e di propaganda( più spesso) che negli Usa sono numerosi come i funghi. Non viaggia nel Paese. Anche qui, quando va bene gironzola a Mosca o (meno spesso) a San Pietroburgo, frequenta solo l’intelligencija liberale e filo-occidentale che è più che lieta di trovare negli stranieri gli interlocutori che le mancano in patria, dove è isolata dall’alto (cioè da chi comanda) ma anche quasi ignorata dal basso (cioè da chi, nel suo parere, dovrebbe essere governato in modo diverso).Questi intelligenty sono persone colte, generose (si pensi al lavoro splendido fatto negli anni da quelli di Memorial’), quasi sempre più che rispettabili, spesso portatrici di idee ragionevoli e condivisibili. Purtroppo, non rappresentano, nemmeno da lontano, i sentimenti della maggioranza dei russi.

MURATOV E IL NOBEL, BUONA NOTIZIA PER LA RUSSIA

So di attirarmi le maledizioni di chi ama la Russia in un certo modo (che rispetto anche se non è il mio) ma la notizia del Nobel per la Pace al giornalista Dmitriy Muratov, per più di vent’anni direttore della Novaya Gazeta, è per la Russia una buona notizia. Non mi spiegate, per favore, quanto ci può essere di speculativo e di anti-putiniano in questo riconoscimento: lo so e mi interessa poco, ci sono questioni più ampie di questa. Per esempio, che Muratov è un bravo e onesto giornalista. Uno che, a dispetto del Nobel appena ricevuto, non è mai andato in caccia di facili onori o riconoscimenti, altrimenti non sarebbe iscritto al partito Yabloko di Yavlinskij, dal punto di vista del consenso politico in Russia il nulla o quasi. Ho incontrato Muratov tempo fa, nella sua redazione e nel suo ufficio: nessuna pompa, nessun lusso, il ciainik in un angolo, un mare di carte, giornalisti che andavano e venivano e irrompevano ogni trenta secondi per chiedergli qualcosa.