di Giuseppe Gagliano – Durante l’ultima riunione dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), Vladimir Putin ha usato toni minacciosi e ostentato forza. Il presidente russo ha annunciato l’avvio della produzione di massa del missile balistico intercontinentale Oreshnik, un’arma che ha già seminato preoccupazione in Europa. Ma mentre il Cremlino continua a stringere i pugni, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev si distingue come una voce discordante all’interno dell’alleanza post-sovietica.