di Fulvio Scaglione Nei giorni scorsi si sono incrociate due interviste così diverse da diventare complementari e da rivelare la vera natura della partita sui vaccini che si gioca, su scala globale, ormai da un anno. La prima è quella di Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Russian Direct Investment Fund (il fondo sovrano dello Stato russo) che ha finanziato le ricerche e la produzione d Sputnik V, il vaccino russo contro il Covid russo. Dmitriev ha parlato subito dopo che l’EMA (l’Agenzia europea per i Medicinali) ha annunciato ufficialmente di voler esaminare lo Sputnik V, cosa che finora non aveva mai fatto. E ha detto due cose piuttosto chiare e dure: ci auguriamo che l’esame della Ue sia improntato a criteri scientifici e non politici (ovvero: pensiamo o temiamo che non lo sarà, n.d.A.); si sappia che la Russia non fa alcuna pressione per vendere all’Europa il suo vaccino contro il Covid, abbiamo già ordinazioni importanti da parte di 44 Paesi.