Al momento in cui scrivo queste righe, il computo dei morti a Dnipro ha raggiunto quota 45. E prima di qualunque equivoco, va detto che la responsabilità di questa orrenda strage di civili ricade tutta sulla Russia. Sulla sua leadership politica e militare. E non ha nessuna importanza se il missile, come persino certe fonti ucraine hanno ammesso in ipotesi, non era diretto sul palazzo ma altrove, ed è stato deviato sul palazzo da un colpo della contraerea. Se lanci un’invasione, sei responsabile della guerra che ne deriva. Se lanci un missile, sei responsabile di dove cade. Altro non c’è. Detto questo, mi pare comunque incredibile che ci siano ancora così tante persone pronte a ribadire la retorica della vittoria, della “pace giusta” (che è, come ci spiegano, quella decisa dagli ucraini), in sostanza dell’umiliazione strategica della Russia attraverso la sconfitta sul campo, del naufragio della sua economia tramite le sanzioni, del crollo dei suoi assetti di potere a causa del costo della guerra e, per i più ottimisti, della disgregazione della sua unità federale. Senza che mai, nemmeno una volta, ci si interroghi su quale sia il prezzo che siamo disposti a pagare, e soprattutto a far pagare agli altri, per raggiungere questo obiettivo. Sempre ammesso che l’obiettivo sia raggiungibile.
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di Stefano Orsi
Di recente, il presidente Donald Trump ha rilasciato dichiarazioni relative a nuovi sistemi d’arma che sarebbero a disposizione degli USA. Lo ha fatto a modo suo, anche durante una intervista rilasciata a Bob Woodward per il suo nuovo libro. In particolare, Trump ha parlato di una nuova arma nucleare per gli arsenali americani, di un sistema che nessuno conosce o ha mai visto prima. Sono i soliti toni sopra le righe tipici di quest’uomo. Ma a quale sistema fa riferimento? In diversi momenti della sua presidenza Trump ha annunciato nuovi sistemi d’arma, dal missile “Super-Duper” ai caccia veramente “invisibili” ed ora la nuova arma nucleare, cui poi è seguito anche un annuncio di un sistema di nuovi satelliti militari. E non dimentichiamo, nel dicembre del 2019, il lancio della nuova Space Force.