Il caso di Olga Misik, 19 anni, condannata a due anni e un mese di “restrizione della libertà personale” per atti di vandalismo, è passato sotto relativo silenzio. Ovvio, lei non ha la potenza di fuoco di Navalny, non riesce a mobilitare i benintenzionati e i malintenzionati russi e occidentali. Eppure, secondo me, il “caso Misik” è molto, molto più interessante e grave del caso Navalny. E provo a dire perché.