Josep Borrell, alto rappresentante Ue per la politica estera e di difesa, ha ammesso che ormai l’Europa non sa più quali altre sanzioni imporre alla Russia. “Siamo agli ultimi gradini della scala”, ha detto con un’immagine efficace. Eppure, la stessa Europa che non ha esitato a ridurre drasticamente i rifornimenti dagli oleodotti e dai gasdotti russi, di fatto non ha imposto alcuna sanzione ai danni del gigantesco complesso nucleare russo. Un paradosso solo apparente: rinunciare al nucleare russo è molto, molto più difficile. E infatti, quando se ne discute nelle sedi Ue, ci sono Paesi come Francia, Bulgaria e Ungheria che immediatamente si oppongono, essendo per le loro centrali e per il loro sistema energetico conveniente mantenere il rapporto con Mosca.