A osservare la politica dell’Occidente, Europa e America, nei confronti della Russia, viene da chiedersi se non stiamo assistendo a un lento, doloroso e inspiegabile tentativo di suicidio politico. Pare infatti che le nostre cancellerie facciano tutto ciò che possono per spingere sempre più la Russia verso le braccia della Cina. Si sforzino, cioè, di consegnare il più vasto deposito di risorse naturali (gas e petrolio, certo, ma anche una gamma vastissima di minerali indispensabili all’industria, oltre a oro e diamanti), la Russia appunto, all’influenza della potenza manifatturiera della Cina. Favorendo così i piani di Xi Jingpi e della dirigenza cinese, che punta ormai a sfidare gli Usa sul piano della competizione globale.